domenica 30 dicembre 2007

Lento è il passare dei giorni. Lenta la mia linfa scorre. Ancora un giorno e anche quest'anno sarà volato via, prendendo posto, insieme agli altri, nello sgabuzzino dei miei ricordi. Farò un bagno purificatore, per lavare via quest'anno. Per togliere tutto lo sporco che ostinatamente mi sono portata dietro. Proprio tutto. Lascerò il posto solo alla nuova me, e spazio vuoto in attesa di essere riempito solo di cose belle. Devo decidermi a buttare via un pò di cose. A staccarmi da parecchie cose. Le lascerò prima di 2 giorni spero. Spero. Solo una cosa terrò con me. Solo una. Un enorme desiderio. Qualcosa che mi tormenta dalla voglia. Rivederti. Ancora. Mi porterò solo questo. Sperando che il nuovo anno me lo realizzi...


lunedì 24 dicembre 2007

Come un replay


 


Sempre e solo tu


 


Inutile parlarne... Inutili parole su carta straccia... Inutile continuare a scriverti... Tu. Sempre tu. E ti paragono a chiunque. E nessuno è come te. Nessuno è Lui. Nessuno. Solo tu. Solo tu sei Lui. E non lo sai. E fai finta di non capire. E fai finta di non sentire... Perchè nessuno regge il tuo confronto... E sono solo inutili parole. Parole sprecate. Domani neanche mi parlerai... E andrà bene! Andrà tutto bene!!! E io sto solo per morire....


 


Forse sono io che sono fissata

O forse sei tu che non senti

Ma ci sei...

Sempre e comunque....


martedì 18 dicembre 2007

Notti Bianche





Ad uno ad uno. Tornano tutti.



Notti solitarie. Pc sulle gambe. Studi approfonditi. Chiacchere inutili che iniziano sempre con "ciao come stai?". Io che odiavo le solite e ripetitive frasi banali. Pensieri che si accavallano di anime che tornano. Perchè tutto torna. A mettermi alla prova. Come se potessi cedere da un momento allaltro. Come se qualcosa mi dicesse che è inutile cambiare rotta, quando il mare è sempre lo stesso. Milioni di dubbi e paure che saltano fuori. Intolleranza zero. Caos. Rabbia repressa che viene fuori involontariamente. E odio tutti. Tutti minfastidiscono. Tutti mi annoiano. Tutti. Chiacchere inutili su argomenti inutili. Divergenze di opinioni. Sbuffando a ripetizione. Silenzio. Ho bisogno di silenzio. Ho bisogno di allevatori di farfalle. Troppo succhi gastrici nella mia pancia. Le uccide. Le dissolve. Fate silenzio. Ci sarà un momento che riprenderanno a danzare. E non voglio perdermelo. Fate silenzio. Sono in attesa che riprendano a danzare...



Io sono un fiore che resiste anche al gelo. Adesso attendo le farfalle con la loro primavera.





Shhhh.



Adesso dormono. Ma riprenderanno a danzare



Le mie farfalle nello stomaco


sabato 15 dicembre 2007

Some people like poison...


 


Perchè lei ama. Non solo con il cuore. Perchè certe persone sono malatamente attraenti. Perchè c'è gente che non capisce che l'amore non è solo l'amore romantico che il mondo conosce. Ma che esiste l'amore malato, insano e perennemente distruttivo, che semina deserto in qualunque cosa arriva a toccare. E lei ama. Con tutto quello che può. Con gli occhi, con le mani, con le gambe, con l'anima, con la bocca, con i piedi, con le scarpe, con l'orlo del vestito. E che certe persone ti entrano dentro e ti avvelenano di dolce assenzio fino a farti soccombere. E che basta un solo tocco per far crollare muri di cemento armato che con tenacia e fatica avevamo tirato su. Che certa gente può farti davvero tutto ciò che vuole. Fino a umiliarti, fino a morire. Ma non importa. Perchè lui può farlo. E poi domani è un'altro giorno. E lui non c'è più. Presi da un'altra vita, da altre familiari distrazioni. Come se niente fosse.


 


Poi lui torna. E tutto ricomincia. In un estenuante e corrosivo circolo vizioso.

Come si fa a dire basta?


 


Some people like poison

under my skin like opium


lunedì 10 dicembre 2007

Shhhh


 


Ho rapito il mio migliore amico. Dopo lunghe ed estenuanti 10 ore di lavoro. Avevo voglia di godermi uno stralcio della deliziosa notte con una faccia amica. E' stato bello aver assaggiato parte della sua immensa felicità. Bello ed elettrico. Inutile continuare a ripetere di quanto io sia contenta per lui. Inutile anche dire di quanto invidiosa sia della sua felicità. Ma è un invidia sana la mia. Non nuoce. O almeno lo fa, ma solo a me stessa. Nel senso che non mi incute rabbia nei suoi confronti, ma mi sprona a cercare la mia... Perchè è la fuori, lo so! Ho chiuso porte che erano rimaste socchiuse nell'antro del mio passato. Adesso posso ritenermi libera. Anche se... Staccarselo via è arduo e faticoso. Un pò come quando ti sporchi le dita con la colla vinilica, che poi asciugandosi, viene via staccandola con le dita, in sottile patina biancastra e odorosa. Ecco! Adesso io sto facendo questo. Sto pian piano staccandomi via il passato dalla mia pelle... E ci sono punti del mio corpo a cui non arrivo. Il mio contorcersi e graffiare continuo sulla pelle ammetto che mi sta facendo non poco male. Ma sono ottimista. Il bicchiere è sempre mezzo pieno. E le notti rimangono sempre le mie più care amiche... Anche Palermo, adesso di notte, mi spaventa molto meno... Sensazioni che vanno scemando pian piano, comincio a farla mia... Lentamente. Assaggiandola a piccoli morsi. Adesso aspetto solo qualcuno con cui condividerla. Che me ne faccia diventare parte.


 


In silenzio

sempre

ascolto che inizi la danza delle farfalle


venerdì 7 dicembre 2007

Confusamente pensandoti


 


Vino. Sigarette. E poi di nuovo vino. Buio e gente che mi spintona. Più odio essere spintonata più mi trovo in queste situazioni. Vino sulle mani. Sul maglione. Sò di vino. E sigarette. Non mi reggo in piedi. Sto bene. Benissimo. Sono dentro ai migliori anni della mia vita. E ci sto bene. E passano veloci. Come tutte le cose belle. E ancora vino su vino. Ho conosciuto tante di quelle persone che domani non mi ricorderò più neanche il nome. Ho fatto pipì con una tedesca. Come si chiamava? Boh!! Mi sono persa nella folla. Non mi trovavo più. Ero lì, seduta in un angolo. Cerco di stare attiva. Sveglia. Estremamente socievole. Essenzialmente ero solo profondalmente triste. Braccia forti che mi stringevano. Che mi toglievano il respiro. Che scaldavano. Non mi reggo in piedi. Torno a casa. In sei o sette dentro una cinquecento. Rannicchiata su ginocchia. Torno a casa. Crollo. Forse svengo. Tutto finito. Tutto finito. Domani sarà solo un altro giorno...


 


Ti penso


 


Penso che sia normale


 


il male che vorrei


 


Da te...


giovedì 6 dicembre 2007

Non abbiamo fatto nulla.


 


Non volevo. Non è successo.


 


Punto.


 


E allora perchè mi sento così male? Eppure io sono stata chiara. Lui è stato onesto. Abbiamo dormito ma non ci siamo sfiorati. Va bene. Va bene.


 


Non sono più abituata a dormire con qualcuno accanto.


 


O forse


 


Quel qualcuno, non era il qualcuno che io volevo accanto a me...


 


Voglio che sia così


 


Io vivo di te


 


Tu vivi di me


 


Il resto del mondo solo un inutile e squallido dettaglio


 


E ti penso sempre.


 


Se tu venissi, e io ti ospitassi, si scambierebbero pure i ruoli?


 


Solo le mani resterebbero uguali...


domenica 2 dicembre 2007

Tu ci credi nel destino?







 


Io non credo nel destino. Credo in quelle cose che devono, per forza, andare così. Credo che ci sono gli inizi, e ci sono le fini, e i ritorni non sono ammessi. Credo che certe volte, le scelte sono veramente poche, e se non scegli bene, se ne va a puttane tutto quello che fin qui hai costruito. Credo nella fine. Che quando si chiude una porta si apre un portone. E che quando mi chiami in un pomeriggio, dopo secoli che non ci si sente, e mi dai appuntamento in campagna da te, e liberi con cura il divano e chiudi per bene la porta, il fine è uno solo... Uno solo. Credo nei segni del destino. Credo che quando la macchina fa i capricci, e proprio  non riesci ad arrivare in orario, e ti trovo sul ciglio della strada con la macchina in panne, che proprio non vuole partire, forse un qualche dio in qualche modo mi sta dicendo qualcosa. Credo nelle farfalle nello stomaco. E di quando senti che proprio non devi fare certe cose. Nell'avere la certezza che sarà come quella volta. Credo nei passi. Nell'impronte delle scarpe su fango asciutto. E credo che se non avessi lasciato quelle impronte non sarei più riuscita a tornare a casa. Credo nel perdersi. E poi ritrovarsi. Ci credo. Credo in me stessa. Nella me nuova. E la nuova me non ammette ritorni. Perchè adesso vuole innamorarsi, e non soffrire. Adesso vuole un uomo nuovo. Nuovo di fabbrica. Fatto apposta. Nuovo. Ancora con l'etichetta.







 


Niente di seconda mano, adesso...







 


Resterai comunque un bellissimo ricordo...


venerdì 30 novembre 2007

Nell'ombra

del monte

mi pento

di averti

lasciato

tornare.


 


Raffreddata. Capelli raccolti. Unti. Poco attraente. Ciabatte arancioni sotto una tuta grigia. Maglione e felpa. Da casa. A casa. Occhi scavati. E naso gocciolante. Per nulla attraente. Per nulla sexi. Mi chiami. Ti rispondo. Ci vediamo? Sono a casa. Ti vengo a trovare.  ...   Dai sono due anni che non ci si vede!  ...   Va bene...


 


Eccoti. Non sei cambiato per nulla. Stessi occhi. Stessa aria da mascalzone. Stesse voglie. Nulla di te sembra mutato. Sempre uguale. Come due anni fa... E ti avvicini. Pericolosamente vicino. Mi accarezzi le mani. Il volto. Le gambe. Troppo vicino. Mi scanso. Ti scanso. Imperterrito continui la tua marcia verso di me. Non oso guardarti negli occhi. Ho paura di cedere. Ho paura che tu mi vinca. Vuoi baciarmi. Vuoi avermi. Rimembri passati che non mi appartengono più. Lontani. Dimenticati. Sempre a rinfacciare stai. Non mi ferisci più. Alzo gl'occhi. Ti guardo. Ti vedo. E in te non è cambiato nulla, ma in me, si. Ti chiedo di andartene. Non ascolti. Continui ad insistere. Vuoi solo un bacio dici. Continui ad avvicinarti. Mi sfiori. Ti sento il profumo. Anche col naso chiuso. Sei sempre tu, non sei cambiato. Voglio che tu te ne vada. Te lo dico. Tu ti offendi, come se quello che vuoi ti fosse dovuto. Ti spettasse. Ma non cedo. Tu non mi vinci stavolta...


 


Ti alzi. Ti vedo prendere le tue cose. Il portafoglio. Il cellulare. Lo guardi. In attesa. Le chiavi della macchina. Metti tutto in tasca. Alzi lo sguardo e mi guardi ferito. Mi stai davvero mandando via?  ...   Si!


 


Gli apro la porta. Mi segue mesto. Si ferma. Mi saluta con un bacio sulla guancia. Si ferma. Aspetta che glielo dò io. Scoppio a ridere. Adesso riparti vero? Si. Quando torni? A marzo. Meno male va, ciao. Chiudo la porta. Fine


 


Rimango lì. Appoggiata alla porta. Sospiri di sollievo. Ho chiuso un capitolo del mio passato rimasto in sospeso... Adesso sto bene...


 


Tutto torna...


 


fortuna che a volte tornano per andarsene


 


per sempre...


sabato 24 novembre 2007

Voglio milioni di farfalle nello stomaco


 


Voglio inverni che sanno di primavere. Soli sempre luminosi. E lune piene. Voglio vino che sa di succo d'arancia. E distanze non distanti. Voglio telefonate lunghe ore. E promesse mantenute. Voglio toccare la pelle che mi manca. E notti silenziose di dolci rumori. E musica sempre allegra. E musica sempre allegramente triste. Voglio cambiare i capelli. Voglio cambiare me stessa. Voglio un uomo nuovo. E sapere che non sempre le cose a buon prezzo non sono di qualità. Voglio un cappello. E voglio il coraggio di indossarlo. Voglio una testa da cappello. E sogni che si realizzano. Voglio viaggiare sempre. Ma non sempre sulla stessa strada. Voglio incontrare persone nuove. Persone vecchie. Persone e basta. Voglio andare a trovare degli amici. E dimenticarne alcuni, per poi scoprire che non vogliono farsi dimenticare. E ritrovarli sempre li. Come le vecchie foto dentro una scatola. Voglio una stella fissa. Voglio fissarmi. Voglio impazzire per qualcosa. Per qualcuno. Voglio soffrire stupidamente. E ridere di gusto. Voglio che ogni giorno sia diverso dall'altro. Voglio che lo sia davvero.


 


Voglio qualcosa che almeno vagamente ti somigli...


venerdì 23 novembre 2007

...Per un desiderio che esprimi


 


te ne rimangono fuori antri cento...


 


Io non lo so perchè sono così. Non so perchè adesso mi annoia qualunque cosa. Non so perchè mi sento così asociale. Forse il fatto di aver trascorso molto tempo in posti in cui proprio non amavo stare. Il fatto di essere stata per tanto tempo l'anima della festa. il fatto di essere stata troppo, ma dico, troppo, al centro dell'attenzione. Non so. Ma adesso voglio stare calma. Invisibile. Passare inosservata. Asociale. E mi dispiace per i miei amici che penseranno che cmq non mi so più divertire... Forse è proprio così. Ma che c'è di divertente a stare in un locale al chiuso con un sacco di altra gente, sudata, ubriaca, che si dimena a una musica di merda, e che ti alita addosso, che ti spinge, che ti sommerge? Preferisco stare nel mio angolo ad osservare, analizzare, sbadigliare, e desiderare il mio letto. Adesso è così. Spero che questo periodo, se è un periodo, finisca presto. Palermo non mi sta corteggiando proprio per nulla... Forse un giorno riuscirò a sentirla...


 


...e le senti le vene, piene di ciò che sei


 


e t'attacchi alla vita che hai...


martedì 20 novembre 2007

Voglio una vita viola pastello


 


e dove i bambini si sbucciano le ginocchia...


 


Comincio ad abituarmi... Ad avere meno paura la sera. A riuscire a dormire da sola. A mangiare da sola. Adesso è tutto meno bianco, meno freddo. Anche se la temperatura pre-natalizia è scesa. Ho coperto lo squallido tavolo bianco nella mia stanza. Sto riempiendo i muri di ogni qualsiasi. Risistemo la mia stanza a sinonimo della mia vita... Adesso devo solo avere il coraggio di uscire la testa fuori dalla cuccia. Devo uscire dalla cuccia. E smetterla di rimandare. Smetterla di dire: pò si viri! Smetterla di nascondermi... Poi sarà tutto ok. Forse... E poi, voglio un uomo nuovo. Tutto mio. Un uomo mio. E. smetterla. di. sentirmi. timida. S.M.E.T.T.E.R.L.A.


 


Un uomo nuovo


 


non uno e basta... uno NUOVO.


 


Ancora con l'etichetta di fabbrica


giovedì 15 novembre 2007

Involontariamente arresa


 


Al suono leggero di corde sbattute. Musica nell'aria. Parole che opprimono. Che soffocano. Pensieri. Tutti i pensieri del mondo nella mia testa. Tu che un pò torni. Un pò vai via. E mi chiedi perchè non ti mangio più... Perchè. Ma non ci sei più, non lo vedi? Non ci sei più. Qui c'è solo musica. Solo parole. E solo pensieri. Nessun vuoto. Nessun dolore. Musica, parole e pensieri. E so di note ancora da scrivere. Ancora da comporre. Ancora da suonare. Tu vieni. E non vedi che ci stai stretto qui? Non vedi che c'è solo posto per la musica. Per le parole. Per i pensieri? Ma ci sei, e farò vibrare di note anche te, stanotte...


 


Debole acido ricordo


 


La senti la musica?


martedì 13 novembre 2007

E' un continuo ripetersi..


 


Un pò più adulti. Un pò più vecchi. Ma è un continuo ripertersi. Flashback in rewind. 

A volte invece di andare avanti, poi, mi sembra di regredire. Di essere tornata a quando avevo 6 anni ed era il mio primo giorno di scuola. Quando proprio non volevo lasciare la mano della mia mamma. Non volevo che se ne andasse. Avevo paura. Volevo tornare a casa con lei, e che non mi lasciasse sola mai più. Con timidezza, a mani giunte, seduta al primo banco o al secondo, che tanto è uguale. E per paura, per timidezza, per imbarazzo, non osavo rivolgere la parola alle mie compagne. Me ne stavo per conto mio, Con quella finta aria di snobbismo che ancora oggi mi contraddistingue... Non è cambiato nulla, da allora! O meglio si. Sono passata, dal tipino timido, alla faccia tosta, dal tranquillo, allo spregiudicato. Alla dura senza cuore. Quella che mai piangeva. Quella che mai crollava. Per poi crollare un mercoledì di Maggio. Adesso mi sento di avere di nuovo 6 anni. Sono al mio primo giorno di scuola. Seduta al secondo banco, con la testa china sui libri. A far finta di pensare a qualcosa, forzata indifferenza. E davvero, vorrei tanto poter voltarmi, e chiaccherare con le mie vicine di banco. Che sia all'università, che nella vita.

A volte non esiste nulla di più complicato di aprire la bocca e parlare...


 


Anche se poi

non so mai cosa dire..


sabato 10 novembre 2007

Credevo che al mio ritorno...


 


Non le avrei ritrovate...


 


Non ho parole. No. Niente da dire. Solo un mezzo sorriso in mezzo alla tempesta. E sono lacrime di gioia. Perchè non mi sento sola no. Solo a volte. E mi cura. E mi nutre. Mi fa stare bene, in mezzo a tutta questa merda. Mi fa stare al caldo in mezzo alla neve. E c'è qualcuno che mi chiama amica. E mi piace. E lo sento. Sento l'amicizia. C'è qualcuno che mi dice che io non posso crollare, perchè sono il suo pilastro. Mi destabilizza. E mi fa stare bene. Perchè da quando Ylenia se n'è andata non era più successo. Qualcuno è venuto con me quando dovevo ma non volevo girare per  Palermo in cerca di lavoro. Qualcuno m'è stato vicino. Senza doverglielo chiedere. Qualcuno, ha mandato qualcun'altro da me, un lunedì sera per non lasciarmi sola... Senza doverglielo chiedere. Io non chiedo. E no. Non ho bisogno di fare la forte. Io sono forte!! E adesso lo sono più che mai... L'unione fa la forza... Ed è vero!! Voglio restare forte così!!! Grazie ragazzi... Sto bene, grazie a voi...


 


e..


 


grazie anche a te, ubriacone pentito...


domenica 4 novembre 2007

Esci dagli schemi mentali


 


Abbandona la naturale visione del mondo


 


Cazzo. Silvana, smetti di pensare che non ce la farai. Smetti di pensare a come cazzo farai a pagare l'affitto. Smetti di pensare a come sia dura tornare sui libri dopo anni di assenza. Smetti di pensare a cosa dovrai mangiare per pranzo. E che odi mangiare da sola. E che non sai cucinare. E che non hai un abat-jour. E che il buio ti fa paura. E che dormire da sola ti fa paura. E che in quella casa c'è troppo silenzio. Ed è tutto troppo bianco. Smetti di sentirti sola, perchè sola non sei. Smetti di aver voglia di piangere ogni volta che ti fermi a pensare. Smetti di sentirti piccola e indifesa. Smetti di sentirti fragile. Smetti di pensare a trovarti un lavoro, subito. Smetti di tormentarti, quando senti tutti i problemi caderti addosso come macigni. Smetti di buttarti giù. Smettila. Smettila. Fermati e pensa che, se guardi bene dalla dritta direzione, quello che fai è grande. E' grande. E da grandi. Che sono in pochi ad avere il coraggio di buttare tutto in aria e ricostruire la propria vita dal nulla. Da un sogno. Che sono in pochi quelli che senza nulla in mano, si lanciano in imprese colossali, per loro. Pensa che forse sei un pò d'ammirare. Pensa che forse sei un pò da rispettare. Pensa che stai diventando adulta da sola. E che sei felice della persona che stai diventando. Che è normale avere paura. E che tutti siamo fragili. E che tutti siamo piccoli. Pensa che adesso sei un'universitaria. E che sei dentro la vita da universitaria. E che hai voluto esserci. E che te la stai vivendo. E che sei viva più che mai. Lo senti il sangue scorrerti dentro? La senti l'adrenalina. La senti la vita?


 


Si


 


La sento


 


Forte più che mai...


 


Paura e Coraggio insieme


sabato 3 novembre 2007

Ore piccole


 


su notti grandi


 


Ho un cerchio alla testa. Forse sono un angelo. Vedete aureole sulla mia testa? Perchè io me le sento. Eppure non penso di meritarmi aureole. Non credo. Ne sono sicura. Peccatori. Chi scaglia la prima pietra? Notti strane. Da tempo non ne passavo così. Mi mancavano. Eppure, non ho fatto nulla. Non abbiamo fatto nulla. Ma si stava bene. E si stava male. Sono stata bene, davvero! Sono stata male. Era da tanto. Da troppo. Eppure sto male. Ma sto bene. Non cambia nulla. Tutto ruota, gira, ma rimane lì. Come un'istantanea in bianco e nero.


 


Se non lo penso


 


forse non succede...


 


Cariatide ubriaca


venerdì 2 novembre 2007

Vago


 


Perdendomi


 


Mi perdo. Poi mi trovo qui, dove mi ero lasciata... E non è cambiato nulla, o forse è cambiato tutto. Ho stelle negli occhi, luci nel cuore e sabbia fra le dita. E il mondo continua a girarmi intorno velocissimo e non mi fa salire. O non mi fa scendere. Punti di vista. Vivo un un continuo crescendo di emozioni. E non posso farne a meno. Mi nutrono. E mi avvelenano. E mi prendono. E mi perdono. Poi cado. Mi sporco. Fango. Putridume. Bugie. Falsità. E lacrime. Che scivolano copiose su guance rigate di nero a causa del trucco disfatto. E mi rialzo. Barcollando. Aggrappandomi. Graffiando e urlando. M'innamoro di albe scomposte da nuvole capricciose. Resto lì, come paralizzata, ad osservare il mio mare incazzato. Farsi nero e schiantarsi sugli scogli. Guardo negli occhi la gente, e immagino cosa possa pensare. Cosa li possa emozionare.Guardo la gente e immagino la loro vita. Se assomigli vagamente alla mia. Se sono come loro anch'io. Guardo la luna. Che puttana si volge a me maliziosa. Chiudo gli occhi e inarco la schiena. Tappandomi la bocca per non gridare. Mordendomi le labbra, fino a farle sanguinare. E godo e piango sulle note di Einaudi. M' innamoro. M'innamoro di visi bellissimi. Di imperfezioni. Di abituali gestualità. Di dita che stringono sigarette. Di mani che parlano. Di labbra che si chiudono. Di acerbe primavere. Di freddi inverni di pioggia e vento. Di vento, gelido e pungente sulla faccia. Nei capelli. Asfalto. Nero. Che a Palermo è più nero l'asfalto. E' più ruvido. Cammino zigzagando le cacche di cani in giro per strada... E guardo le stelle. Mi emozionano ancora. Mi emoziono ancora. Non ho ancora perso la semplicità di sorridere delle piccole cose. Voglio essere semplice. E voglio continuare a osservare. No vedere. No guardare. Voglio osservare. Perchè il mondo forse è bello. E Palermo non deve essere poi così male... E io voglio perdermici...


 


Vado a perdermi... Non cercatemi, non trovatemi...


 


Impressionante cosa riesce a farmi tirare fuori Einaudi...


lunedì 29 ottobre 2007

Vuoti a perdere


 


L'asfalto è più nero a Palermo. Strade dritte e pesanti. Scirocco. 21 gradi. Ma  fa freddo. Troppo freddo. Città ostile e cattiva. Cammino spedita. Occhi sull'asfalto. Non so dove andare. Non so cosa fare. Silenzi. Solitudine. Prendo il cell. Chiamo voci amiche. Nessuna risposta. Nessun segnale. Inutilità di vivere. Sogni vuoti riempiono notti solitarie. Non sono abituata a dormire da sola. Non voglio dormire da sola. Mai più. Troppi silenzi. Silenzio. Sempre. Di giorno. Di notte. Infiniti silenzi. Riempiti dalle mie dita che battono sulla tastiera. Qui è tutto troppo bianco...


 


Ho bisogno di qualcosa di sporco. Di sudicio.


 


Voglio sporcarmi


 


Cercando di riempire qualcosa che forse


 


vuoto non è...


 


...è bianco...


venerdì 26 ottobre 2007

Ho perso il gusto... non ha sapore...


 


Con i tuoi comodi


 


Silenzio. Fuori e dentro. Non so che dire. Non so che fare. Solo silenzio. Ho spento l'interruttore delle emozioni. Off. Non provo più nulla. Niente. Solo indifferenza. Un cuore malato che ha avuto troppi colpi. Adesso basta. Non ci sei più. Sto facendo in modo che tu non ci sia più. Troppi pensieri. Troppi problemi. Tu sei di troppo. Il mio volerti bene è di troppo. Il mio aspettarti e sperare che per te sia lo stesso. Mò basta. Magari fuori c'è già qualcuno che m'aspetta. Magari. Magari dopo sarò più felice. Magari. Chi lo sa. Ho un cuore malato che ha avuto troppi colpi. Tu sei di troppo. Pelle di ebano.


 


Tanto so già che


 


ti accorgerai dell'importanza di quello che avevi


 


dopo che l'avrai perso...


 


A me è successo così...


 


Off


sabato 20 ottobre 2007

Una volta


 


volevo essere come LORO...


 


Poi cos'è successo?


 


Perchè passo tutta la settimana a evitare certa gente, per poi ritrovarmi il fine settimana, a servire schifosi intrugli altamente alcolici agli stessi? Cammino a passo svelto per Viale delle Scienze, non vedo nessuno, non voglio vedere nessuno. Ho altro da fare. Ho altro a cui pensare. Poi arriva il weekend. E sono lì. A bere e a fumare. Tanto è papà che paga. Fasciati da bei vestiti e di sorrisi smaglianti. Si dimenano fra una conversazione vagamente intellettuale e un rum e cola. Poi vomitano nel buio. O in un cesso che sarò io a pulire. E' uguale. Tanto è papà che paga. Una volta, volevo essere come LORO. Poi cos'è successo? Cos'è cambiato? Non so. Davvero. Non lo so. Forse, l'orgoglio dei miei. La soddisfazione di riuscire da sola senza l'aiuto di nessuno. Il fatto di poter fare tutto quello che mi pare, solo perchè sono io a decidere cosa fare e cosa disfare. Forse. Può darsi. Non so. Davvero. Non lo so. Ma va bene così. Io sto bene. Sono una roccia. Niente paranoie inutile. Niente noia. Niente apatia. I miei problemi sono altri. E mi piacciono. Me li tengo così come sono. Io non sono come LORO. Io non sono come gli altri. Sono diversa. Differente. E va bene così. Va benone. Non paragonatemi. Non schematizzatemi. Io sono diversa.


 


Io non sono CLASSIFICABILE


 


Overdose di Autostima: mode on


 


Ogni tanto ci vuole...


domenica 14 ottobre 2007

Modalità basso consumo: Mode On


 


Sono da tempo finiti la beata giovinezza


 


del non aver pensieri...


 


Silvana, ma tu lavori sempre?


 


Cazzo di domanda è? Certo che lavoro. Mica campo d'aria io. Mica li stampo i soldi. Certo che lavoro. Certo che lavoro SEMPRE. E adesso come non mai. Adesso che ho l'università. Adesso che devo trasferirmi. Adesso che ho un affitto da pagare!!!


 


Ho SERIAMENTE bisogno di una vacanza!!!


 


Paura. Paura addosso come cotre unta su pelle. E la lavo ma non va via. Si nutre dei miei sforzi. Si sazia di sofferti cedimenti. Mi morde e mi tormenta. Paura di non farcela. Paura di ennesimi fallimenti. E davvero a volte avrei voglia di mandare tutto e tutti a quel paese, lontano da me. Davvero, poi, anche le mie piccole felicità si trasformano in pesante fardello!! Davvero, a volte, vorrei staccare la spina..


 


Ma io non tremo...


 


Sono forte io...


 


Solo bellissimi cambiamenti per me...


mercoledì 10 ottobre 2007

...mi piace tanto il modo di scrivere che hai


 


freddo e caldo allo stesso tempo...


 


Riccioli scuri. Pelle d'ebano. Bellissima pelle. Sa di buono. Sa di baci. Spalle grandi. Mani callose. Sa di mare. Dita tozze e grassocce. Cuore grande e ferito. Ingenuità malamente nascosta. Sa di buono. In viaggio. In cerca di qualcosa. In cerca di se stesso. Ma è li, e non si vede. Si gira attorno e non si trova. Fintamente coerente. A tratti infantile. A tratti troppo maturo. A tratti si perde nei suoi pensieri. Insofferente. Apatico a volte. Uomo e Bambino. Bellissimo nella sua imperfezione. Perfetto nella sua imperfezione. Anche lui, al sicuro nel suo guscio di cartapesta... Sogna onde che lo portino lontano. Ma lontano dove? Lontano quanto? Perchè? Sogna barche in giro per il mondo. Sogna mari diversi. Sogna. Sa sognare. O forse solo scappare...


 


Che colore gli dai?


 


Blu. Come il MIO mare in tempesta


 


Che non c'è nulla di meglio...


lunedì 8 ottobre 2007

Resisti


 


Tutto questo fra 100 anni non avrà alcuna importanza...


 


O forse si?


 


Che colore gli dai? Blu mare, mare in tempesta.


 


Bicchieri. Vassoi. Bicchieri su vassoi. Bicchieri per terra frantumati. Alcool. Birre. Vino. Panini. Piadine. Bruschettoni e quant'altro...


 


Sono tornata


 


A volte ho l'impressione di non sopravvivere... A volte ho l'impressione di girare intorno a qualcosa e non riuscire mai ad afferarla. A volte.


 


Poi tu. Riccioli scomposti. Blu mare. Tempesta. Una meteora. Qualcosa che passa. Che va via. Come le comete. Come le ferite. Come l'essere bambini prima di diventare grandi. Tu che, adesso, mi scaldi il cuore. Domani è un altro giorno. E' un'altro affare. Non pensiamo a domani. Non pensiamo a ieri. Godiamoci oggi. Che la vita, si, in fondo è bella. Anche se a volte ho l'impressione di non sopravvivere...


 


Ho bisogno di respirare


 


Datemi la sua pelle


 


Voglio affondare nel suo colore


 


Voglio ritovarmi in preda alla tempesta...


 


Shhh! Cadrà d'importanza. Forse.


giovedì 4 ottobre 2007

Pelle bianca


 


sotto mani callose


 


Riccioli crespi, sopra grandi occhi. Ha il cuore grande. Grandi mani. Mani che toccano. Mani che picchiano. Senza violenza. Senza cattiveria. Severe. Rigide. Mani che hanno visto il lavoro. Occhi a volte verdi. A volte grigi. Che guardano dentro. Che frugano. Che cercano. Occhi che sanno piangere. Occhi che sanno guardare. Durezza di cartapesta. Quel Io-Sono-Uomo-Duro, col cuore di zucchero. Col cuore lacerato. Ricordo docili carezze di nascosto davanti a un film poco seguito. Ricordo baci appassonati in silenzio nascondersi. Ricordo pudore di sè... Come se fossi io... Come me... Vergogna della propria carne. Del proprio esistere. Frugarmi dentro. Nel corpo, nell'anima. Come se cercasse se stesso. Come se non mi trovassi io. Tensione. Prendimi. Inghiottimi. Ancora. E ancora. Preservativi su preservativi che sembrano non bastare mai. Forza pura. E comando io. No comando io. E volerti a tuti costi. Ora. Sempre. Ancora. E non fermarti. E coccole. Che oggi tocca a te. Abbracciami di notte. E non lasciarmi. Se no mi perdo. Non staccarti se no muoio. Con le mani incastrate fra i tuoi capelli. In mezzo ai tuoi riccioli. Che non riesco a smettere. Non voglio smettere. Non farmi smettere. E smetterò. Adesso. Che. Andrai. Via.


 


Avrei voluto


 


Lune nuove con te...


lunedì 24 settembre 2007

Se la vita cambiasse come cambiano le fasi lunari...


 


Non avremmo il tempo di accorgerci che stiamo invecchiando...


 


Baciami ancora. E ancora. E ancora. Abbracciami. Forte. Pelle su pelle. No, non te ne andare. Resta ancora un pò. C'è tempo. Possiamo ancora. Fermeremo il tempo come un flashback in Pause.


 


-4


 


Ridere. Fra le tue braccia. Mi frughi dentro e mordi. Succhi. Mi accarezzi. Mi fai il solletico. Il nostro fare l'amore è uno spettacolo comico. Com'è buffa la tua faccia mentre godi. Togli le mani. Mani su mani. Pelle su pelle. Hai un buon profumo. Finalmente hai rimesso quello che mi piaceva così tanto. Cosparsa di crema alla fragola. Sono la tua fragola. Mordimi. Gustami. E non te ne andare. Hai un buon sapore. Non ti vergognare se sei nudo, e io non mi vergognerò. Timidezza sfrontata. Preservativi su preservativi. Baciami ancora. E ancora. E ancora. Non ci rivedremo mai più... 


 


Se la vita cambiasse come cambiano le fasi lunari...


 


Forse la luna nuova mi porterebbe una nuova vita con te...


 


Flashback in Rewind


domenica 16 settembre 2007

In Attesa


 


Di ritornare in vita.


 


-12


 


Ormai ci siamo quasi. Devo solo aspettare. Essere paziente e aspettare. In silenzio. Stringendo di denti. Stringendo i pugni. Sto tornando. E tutto questo sarà lontano. Sarà ricordo. Sarà finito. E tu sarai solo un vecchio file chiuso nel mio archivio di memoria. Senza più emozione. Senza più sentimento. Sarai lontano e sfuocato. E tutto questo non avrà più nessuna importanza...


 


Mi prendi, mi baci, mi abbracci, respiro il tuo profumo, mi volevi, mi hai avuta. Mi hai presa, come volevi tu. Mi tieni in pugno. E' solo solitudine la nostra. Nient'altro. Ci facciamo compagnia. Ci consoliamo. Tu, scopandomi. Io, inventandomi carezze che non ricevo. Ma va bene così. Ci sentiamo meno soli. Ci inganniamo, fingendoci amorevolmente complici. Presto sarai lontano. Lontano dalla mia vita, e lontano da questo luogo. Continuerai a ingannarti e a ingannare. Va bene così.


 


Mi scuoto. Scatti epilettici. Convulsioni volontarie. Mi abbandono. E mi risollevo. Mi alzo. Cado in ginocchio. Mi riposo. Sto solo riposando. Mi aspetta una più dura battaglia del tuo infilzarmi a più riprese sotto docili carezze. Sto solo riposando. E scuotendo le mie carni. La mia anima. Per dimostrare a me stessa che non sono un cuore di pietra, che so ancora provare sentimenti. Mi sto scuotendo. E mi sto riposando. Prima della lotta. Tu adesso andrai via. E io tornerò ai miei deliri quotidiani. Resterai solo un bel ricordo. Il ricordo di qualcuno che o per amore o semplice ginnastica veniva a riscuotere quello che con ossessione gli spettava. No. Non mi stai usando. Ci stiamo usando. Solo che adesso io rischio di più.


 


Il cuore non si tocca


 


Dimenati su di me, ma non toccare il cuore


 


Involontariamente spietato


 


E non dirmi, non parlarmi, so già cosa pensi... Si sono invertiti i ruoli. Abbiamo confuso le parti... Quello che doveva soffrire eri tu.


 


La mia è


 


Sofferenza Inutile


martedì 4 settembre 2007

Vuoi trovare un uomo?


 


Cambia carattere


 


No. Non lo voglio un uomo. Non a queste condizioni. Io sono perfetta. Per qualcuno lo sono sicuramente. E va bene così. Ho imparato ad aspettare. A godere di milioni di attimi bellissimi in mezzo all'inferno. E non ho bisogno di nessuno. No. NON MI SERVE NESSUNO. Sorrido. Mi fai sorridere. Perchè per un attimo ho veramente dubitato di me stessa!!! Per un attimo ho titubato. Ma poi ho guardato bene chi avevo di fronte. E ho sorriso! Tu non meriti considerazione. No. Non li voglio i tuoi consigli. Non mi servono. Mi sono voltata e ho sorriso a me stessa. Io sono perfetta. In tutta la mia imperfezione.


 


 


 


 


 


Nebbia


 


Inutile e fastidiosi bruciori di stomaco. I tuoi sguardi appiccicati addosso come umidità. Fintamente nascosti. Pessimamente nascosti. Tutto finito per te. Tutto passato. Come se niente fosse. Astio. Rancore. Delusioni. Non c'è nient'altro. Niente. Non è niente. Non c'è niente. Solo dei niente pieni di significati.


 


E poi buio...


 


-24


domenica 26 agosto 2007

Arrabbiarsi perchè poi...


 


Febbre. Sudore mischiato a sudore mischiato a lenzuola mischiato a grida soppresse mischiato a sussulti spasmodici. La cura in sottofondo. Parole che non vogliono essere pronunciate. Discorsi che non si devono prendere. Mai. Il tuo dimostrarmi che genere di uomo sei. Il mio riderti in faccia. Mi fanno ridere le sceneggiate che fate voi uomini sulla vostra virilità. Il tuo volertene andare. Ovvio. Il mio obbligarti a restare. Sempre più ovvio. Non mi accarezzi più. Non mi sfiori più. Ma mi fai male, o almeno ci provi. E non ti posso toccare. No. Se no è tutto già finito. Ed è colpa mia. Sempre. E' solo con me. Ovvio. Poi arrivano le ragazze... E non ci sei più...


 


Sappiamo già cos'è!


 


Ormai riesco solo a riderne


 


Devo resistere solo 4 settimane...


lunedì 20 agosto 2007

Alcune persone


 


non vogliono essere salvate...


 


E ti pensavo adesso. Sotto la doccia. A ripulire odori lussuriosi su pelle dolorante. Ti pensavo. E mi vergognavo della mia superficialità. Della mia vogliosa e impura voglia di te. Che presto passerà. Passa veloce. Non sei tu il mio delirio. Ma a volte un anima viva di caldi respiri ti fa sentire meno sola. Le carezze sono sempre benvolute, quando il freddo dell'anima torna a gelarti le notti. Ma non sei tu il mio amore. E mi dispiace il mio ferirti. Mi dispiace per lei. Mi dispiace per me stessa... Verrà il momento in cui sconterò le mie pene...


 


Ma non condannatemi se ho bisogno di amore...


venerdì 10 agosto 2007

E la solitudine è come una sottile patina che ti ricopre


 


soffoca e uccide...


 


Stelle cadenti su un mare argentato... Un grosso macigno bloccato lì, poco più su dell'ombellico. La voglia di andarsene... Confusine mentale. Futuro nebbioso e troppo vicino per non averne paura... E quel bisogno estremo e incontrollabile di lui. Che non so dov'è. Non so chi è. Ma c'è e mi sta cercando. C'è, e prima o poi lo troverò. Sono innamorata. Ma ancora non so di chi. Non l'ho mai visto. Ci stiamo cercando. Forse già ci sfioriamo e non lo sappiamo. E anche lui mi ama. Lo so. E lo sa anche lui. E sarà per sempre. Intanto annaspo. Cerco di restare a galla. Ma qualcosa mi tira giù. Qualcosa mi soffoca. E sento l'acqua nei polmoni. Affondando cerco la tua mano... Sbrigati a trovarmi. Sto annegando.


 


Solo un incontrollabile bisogno di te...


venerdì 27 luglio 2007

In attesa...


 


Relax. Facendo finta di riposare. Birrozza fra le mani. Sigaretta di punta. Nebbia intorno a me. Dentro di me. Scacciando via i pensieri più tristi, più complicati. Cercando di pensare a cose frivole. Leggere. Senza complicare troppo quello che già complicato è. In attesa. Che qualcosa cambi. Che arrivi il segnale. L'avvio ai lavori per la nuova me. Per la mia nuova vita. Come una fenice. Rinasco. O cerco di rinascere fra ceneri troppo asmatiche. Si. Forse non sono stata un esempio. Forse la pecora nera sono veramente io. Forse avrò davvero vissuto a pieno e con forza la mia vita. Caduta e rialzata mille volte. Con lacrime che non sempre erano giustificate. Con quella forza che determina il mio umore. Fra alti e bassi. In estremo..Comunque vada sarà un successo!!!


 


Nonostante tutto


 


sono contenta


 


della persona che sono diventata...


 


Buona Vita


venerdì 20 luglio 2007

Emozioni liquide...


 


Cercandoti. Sempre. Negli occhi della gente. In modi di fare comuni. Il bagnino della spiaggia ha le labbra come le tue. Un cliente ascolta la stessa musica che ami tu. Qualcun'altro abbassa sempre lo sguardo... E mi riportano in mente te... No. Non ti ho dimenticato. No. Milioni di vite attraversano la mia. Ma non ti ho dimenticato... A volte mi sembra di si. Ma poi ritorni nella mia mente più forte e prepotente che mai... E mi sei dentro da sempre. Come una ferita. Come una carezza. No. Non dimentico.


 


Il tuo ricordo mi sfiora


 


e mi fa stare bene


 


anche se di notte non trovo la tua mano...


sabato 14 luglio 2007

E il tuo ricordo lentamente si allontana...



 


Asociale. Sforzarsi di sorridere. Di essere felice. Con i clienti. Con i colleghi. E dentro bruciare.  Ci eravamo promessi di sentirci... Niente. Guardo la tua foto e cerco di ricordare quelle notti di infuocate e timide carezze. Sei lontano... E ti stai allontanando sempre di più... Come in lontananza il paesaggio sfuoca... Ti sento lontano. Preso da impegni troppo lontani da me. Troppo diversi. Siamo parte di diversi universi. Tu, ricco figlio d'arte. Io, arranco fino a fine mese in un lavoro che non mi diverte più. Creando sogni che non realizzerò. Mi tengo forte nelle tempeste. Mi tengo forte quando il tuo ricordo mi investe violento... Non era destino mi dico. ma il destino non esiste. E non ci sono finali differenti per la nostra storia. Troppo diversi. Troppo complicati. Troppo lontani. E stamo n'guaiati! Si, lo so! Ma io più di te. Ora come ora, cerco la mia strada...



 


Buon viaggio e buona fortuna



 


Troppo impegnati a vivere di sogni per morire d'amore...



 


E non ci sei più...


martedì 10 luglio 2007

L' amore è una debolezza...



 


Love Is Suicide...



 


Forse sono io che sono sbagliata. Forse sei tu che tieni troppo a quello che hai. Forse doveva andare così e basta. Magari non ci rivedremo mai più... E' stato bello finchè è durato... Davvero avrei voluto tenerti ancora sul mio seno la notte. E mi manchi. Troppo. Le foto sono fredde e asciutte. Carta rigida per ricordi lontani. Pensavo non avresti mollato la stretta. Pensavo che almeno ci avresti provato. Illusa. Mi manchi. Troppo non smettere di chiamarti. Adesso sta a te chiamare...



 


Avrei voluto poterti amare ancora una volta...


giovedì 5 luglio 2007

Siamo troppo belli quando siamo bagnati...



 


Qui, non riesco ad emozionarmi per le piccole cose... Eccoti. Con le fossette sulle guance, e il tuo baciarmi coi denti... Il tuo accusarmi di essere scappata dal tuo letto, la mattina senza svegliarti... Il tuo amare il mio labbro inferiore. il mio amare il tuo farti abbracciare la notte. Litigare con l'italiano. Il tuo finto essere scazzato-nonmenefreganiente-sonounduro-io, e poi sfiorarmi le mani prima di andare via... Con la promessa di rivedersi... Prima o poi.. A Palermo. O sui giornali... forse... E continui a salire su per il continente, e sulle classifiche di calcio... Forse diventerai importante. Ma mai quanto lo stai diventando per me... Sarò la tua velina... se lo vuoi!!!



 


Si, lo so



 


Stai proprio n'guaiato



 


Vorrei non doverti dimenticare...


domenica 1 aprile 2007

E' colpa tua, luna...



 


E' stato bello... Per un attimo c'ho creduto davvero... Ti ho amato... Per un breve attimo... Davvero! Mi sei stato dentro... Come una ferita... Davvero! Io non sono fatta per stare con qualcuno... Sono fatta per stare sola con me... E' così... Davvero!



 


Iniziano con "C'era una volta" e finiscono con "Amen"



 


E' così sia... Davvero! Stiamo solo facendoci male... Ci siamo solo fatti del male... Male e bene insieme... Leccato le ferite... Davvero! E ti ricorderò... Perchè mi sei stato dentro... Per un breve attimo... Davvero! E va bene così... E non ci avrei creduto... Ma mi hai fatto tornare la voglia di partire... E allora su!! Valigie pronte... E via... Per una nuova emozionante, fredda, confusa, squallida, meravigliosa, vuota, brillante, stancante avventura... Au revoir à Septembre. Ou Octobre. Je ne sais pas ancore... Con solitudine nella testa e il tuo ricordo nel cuore...



 


Buona Vita...


venerdì 30 marzo 2007

In silenzio...







 


a mani giunte...







 


Scomodo materasso dalle molle distrutte... Un enorme piumone troppo corto ma caldo... Sigarette. Preservativi. Poco usati. La tua lingua sulla mia schiena. A ridisegnare le mie ali. A ridisegnare la mia spina dorsale. E sfiorarsi docemente. Come per paura di rompersi. Di farsi male. E mi riempi di baci. Tutto il tempo. Senza pudore. Senza vergogna. Con sguardi adoranti. E non parlare mai di te. Perchè. Cadrebbero. Troppe. Maschere. Mano nella mano. Ognuno dentro l'abbraccio dell'altro. Legati insieme come un unico essere. E il tuo profumo nella mia testa. A ubriacarmi l'anima. Di te. Di noi. Di quello che si potrebbe essere. Forse. Ma non mi parli. Non mi spieghi. Riesci solo ad amarmi. In modo che nessuno mai ha fatto. Riesci a toccarmi dentro. A spogliarmi di ogni mia difesa. Di ogni maschera. Di ogni pudore. E non ti importa se presto andrò via... Forse. Fai finta che non ti importi. Forse. E come ogni volta... Sempre poco prima di partire... Le cose belle che me ne fanno passare la voglia... Sempre. E' destino, che io debba restare sola...







 


Ma ti terrò stretto...







 


quando il mondo tenterà di dividerci...







 


Tu sei il mio uomo!


mercoledì 21 marzo 2007

Ubriaca del tuo profumo...



dellodore che sei...



Chacchere. Ridere. Mettersi a suo agio. Vino bianco e sigarette. Luce soffusa. Musica dambiente. Non troppo dambiente. Un divano. Quel profumo che non riesco a togliermi di dosso. Proprio no. Quel profumo mischiato al tuo odore. Al tuo sapore. A quello che sei. E alleffetto che mi fai. Sei stato bravo. Ho pensato. Tutto pronto. Tutto perfetto. Non posso dir di no. Proprio no. Anche se forse... Anche se... Vendersi, svendersi... e poi dimenticare... Bassissima considerazione di me... Oggetto. Inutile. Facciamolo felice... e vaffanculo a tutto...



Vaffanculo a me



Teneri baci. Ambite coccole. Carezze cercate. "Vieni qui, fatti abbracciare!". Respirava i miei capelli. "E tardi devo andare a casa... Rimani qui... Non posso... Ti prego... Davvero non posso... Come farò stanotte senza di te...".



E come stupita lalba mi sorprese abbracciata ad un uomo... Col suo profumo addosso e dentro di me. Che non riesco a lavare via. Che non riesco a smettere di sentire... Che non riesce a farmi smettere di sorridere... Che non riesce a tenermi lontana da lui... E tutto profuma di lui... Io profumo di lui... Non riuscire a smettere... Non smetterò...



Come farò stanotte



senza di te?


domenica 18 marzo 2007

Eppure... ti penso...



Sale sul palato. Ricordi di paglia. Tu. Forse. Ti penso. Dici che sono splendida. E mi mordi. Dici che sono unica e mi ferisci. Tu. Forse. Ti penso. E poi... Tu. Che manteniamo i segreti se no sò cazzi. Tu. Dici che sono strana. Dici che non tera mai successo. Che mi chiedi perchè. Un perchè a cui non so rispondere... O. Forse. Si. Ma tacerò. In silenzio. Come vuoi tu... E... Tu... Dici che non volerò mai più via dalla tua vita. Forse. Ma hai fatto in modo che tu volassi via dalla mia. O. Forse. Sono. Io. Che sono sbagliata. E un brutto periodo. Dici. E ferisci te stessa e chiunque ti si avvicini. Tu. Che mi sei scivolata via come sabbia fra le nocche... E... Tu... Sogno proibiti di uninfanzia infelice. E di unadolescenza ancora di più. Adesso adulta e disillusa mi osservi. Osi profanare il tuo splendido ricordo. Osi reinserirti di nuovo nella mia testa. O. Forse. Sono. Io. Che non tho mai dimenticato... Tu. Corteggiatore splendente di sorrisi puri. Forse. Che mi incuriosisci e mi sproni. Che ti diverti a sfiorarmi di nascosto. E mi riempi di galanti attenzioni colmi di secondi e squallidi fini... O. Forse. Sono. Io. Che mi faccio impressionare. Forse. E. Poi. Tu. Che dici di volermi bene. Prima di inserirmi quella lama da taglio su per le budella. Tu. Che sorridi. Tu che baci e abbracci. Tu. O. Forse. Sono. Io. Che non riesco a fidarmi. A darti unaltra possibilità. Forse. Sono. Io. Che non so più perdonare... E... Poi... Tu... Come unalba... Come il mare dopo la tempesta. Tu. Che mi tenevi per mano la notte. Tu. Che non chiedevi. Tu. Che non parlavi. Tu. Che in punta di piedi mi sei entrato dentro. In silenzio. Senza far rumore. E non sei andato via. Mai. Lì. Dove si nascondono i ricordi più puri. Più belli. Più veri. Tu. O. Forse. Sono. Io. Che non  riesco a farti scivolare via. Forse sono io... Che non riesco a lasciarti la mano di notte...



Eppure...



non sto male... no!



Solo un pò triste e felice insieme...


lunedì 5 marzo 2007

Come sentire il dolore, di chi,



dolcemente



un pò muore...



Il rumore di passi su foglie secche... Rumori di vite che si intersecano. Incastrandosi per poi lasciarsi scivolare via... Rumori di respiri. di. vita. Sorrisi che non rifarai mai più. Perchè nessun sorriso è mai uguale allaltro. Terra. Profumo di terra. Terra bagnata e rumori di sospiri. Vite che si sfiorano per ferirsi. Vite che si sfiorano per inerzia. Per amarsi. Per lasciarsi addosso dolci e nostalgiche ferite... Per curarsi. Per infastidirsi. Per leccarsi dolorose ferite. Immensi esseri. Bellissimi e crudeli. Dolci egoisti. Soli. Terribilmente soli. In un inutile e squallido circolo vizioso...



Non riuscirò mai a comprendere...



come faccio ad amare e tentare di comprendere



il così imperfetto essere umano...



Ma dimentico che anchio lo sono...



Forse...


martedì 27 febbraio 2007

Vedo solo ipocrisia...



intorno a me...



Troppo perfetti per un mondo poco docile... Troppo luminosi per un mondo troppo distratto... Camminiamo ascoltando il vento. I nostri passi su freddo asfalto... Inseguiamo sogni che poi lasciamo andare. Chiudiamo cassetti che dovrebbero essere aperti. Piangiamo nascondendoci...



Troppa ipocrisia



Ci abbracciamo senza sentire nulla dallaltra parte... Ci consoliamo e poi ci feriamo...



Stiamo solo facendoci male



Vaghiamo di notte cantando a squarciagola. Ci riuniamo in gruppo e ci scrutiamo. Ci amiamo. Ci rifiutiamo. In fondo ci facciamo solo paura... Tenendoci per mano ci facciamo forza. E poi... Ognuno per la sua strada. Stiamo soli insieme. Insieme da soli.



E sento



Troppa ipocrisia



Vestiti di nero. Vestiti di stracci. Con il trucco pesante e le calze bucate. Ridicoli. Forse. Bellissimi. Senza dubbio. Troppo perfetti. Stelle che ancora non hanno imparato a brillare. Qualcuno non lo imparerà mai. Qualcuno si perderà. Qualcuno si brucerà. Qualcuno si eclisserà. E qualcuno splenderà. Qualcuno scoppierà. Qualcuno imparerà...



Mi fa male



Troppa ipocrisia



Troppa falsità



E a volte... vorremmo solo spegnere tutto intorno e dentro di noi...



E smettila di riempirmi di sorrisi di porcellana...



Ipocrita



Troppo luminosi... per un mondo troppo distratto...



per Cristina...



per Me...


lunedì 19 febbraio 2007

Era una notte troppo dolorosa per restare da soli...



Gente pazza che canta e balla per strada... Coriandoli. Vino. La notte profumava di vino e di salsiccia cotta a puntino... Avevo solo voglia di scappare. Lacrime che scioglievano un trucco già disfatto. Sotto un cielo carico di promettente pioggia. E girare. Di notte. Guidare cercando di mettere a fuoco. Far si che le lacrime non impediscano la visuale... E poi lui. Un perfetto sconosciuto. Lì. Seduto alla fermata dellautobus. Barba lunga, e scarpe distrutte. Chissà quanto ha camminato? Mi fermo. Gli offro una sigaretta. Lultima. Mi siedo con lui, e  aspettiamo lautobus insieme...



Avevo voglia di compagnia...



Ci siamo fatti compagnia...



Seduti contro mattoni antichi. A parlare... Raccontarsi. Aprirci completamente.. Mi ha chiesto se ero felice... Abbiamo parlato di viaggi. Di studi. Di vento. Di mare. Della storia che mi circonda. Gli ho raccontato dellemozione del sentir lodore del mare dopo i tre mesi in Trentino. Gli ho parlato della mia famiglia. Della semplicità di certa gente. Dei loro difetti. Dei loro pregi. Della solitudine che mi porto addosso... Dei miei successi. Dei miei fallimenti. Di Catania. Della Sardegna. Del mare in tempesta. Di Jimi. Di Kurt. Di Gai Bennici che fa lamore con la sua chitarra. Di noi. Delle sue origini siciliane. Del suo nascere a Bologna. Del mio voler tornare a studiare a Bologna. Di sogni. E di lacrime. Del nostro essere parte di qualcosa di magnifico e unico...



Abbiamo aspettato lautobus insieme. Mi ha abbracciato. Mi ha stretta forte. Gli ho promesso che ci saremmo rivisti in qualche altra fermata di autobus... Da qualche parte. Qui o magari a Bologna...



Era una notte troppo dolorosa per restare da soli...



Era una notte troppo bella per non smettere di piangere...


martedì 13 febbraio 2007

Stiamo solo facendoci male...



E non cè nulla che conti... Nulla di così importante... Volere è potere... Mi vuoi? Prendimi. Usami. E gettami. Stiamo solo facendoci male... E lo sai... Ti scoperei fino a sanguinare, fino a sanguinarci addosso. E lo so che lo vuoi. Lo vedo. La vedo. La tua solitudine. Così uguale alla mia. E ci vogliamo. Solo per farci male. Fino sanguinare. E allora che aspetti? Prendimi. Mordimi. Mangiami... Un tuttuno con la terra. In perfetto moto terrestre. Così schifosamente umani da sembrare reali... Prendimi. Violentami. Abusa di me. Abusiamoci. Facciamoci male. Fino a sanguinare. Fino al dolore più primordiale... Come morire. Come nascere. Non cè niente altro che importi. Solo noi due. Solo il nostro malessere. Siamo il cancro di noi stessi... Usami. Prendimi. Mangiami...



Fino a sanguinare...


venerdì 9 febbraio 2007

Credevo che non sarei più riuscita a vivere...



senza la tua mano che mi stringeva di notte...



E come una puttana in cerca di notturni e vogliosi clienti... Viene fuori appena dopo il tramonto... e va via poco prima dellalba... Ti incanta. Ti affascina. Ti travolge... E poi ti abbandona... Ti innamori di lei. Lattendi con ansia... E lei. Puntalmente arriva. E ricomincia lincanto. Ricomincia la dannazione... E non la lasci. Non ti lascia... Profuma di fiori in boccio, di serenità, di freddi inverni, colorate primavere, afose estati di sudore e di alcool. Di riposo. Di feste. Di droga. Di sesso sfrenato. Ti fa innamorare sotto la splendida luna. Ti fa soffrire sotto un cielo in tempesta. Si veste di mari, di oceani, di deserti, di montagne o di troppe luminose città. Ma è sempre lei. Sempre uguale, e sempre diversa... Fra le sue gonne si nascondono oscuri esseri rifiutati dal mondo. Sofferti pianti. Sfrenate passioni. Tristi o serene solitudini. O casuali compagnie. Anche a pagamento. E misteriosa. Oscura. Triste. Follemente felice. Innamorata. Lurida. Splendida. Incazzata. Serena. Silenziosa. Amante perfetta. Dama di corte. Puttana. Ma si da con grazia. Con timidezza. Con puro abbandono. Come una vergine fra le braccia del suo uomo...



Tu la puoi chiamare Notte...



Lei ti chiamerà con milioni di nomi diversi...



Sotto una luna che mi parla di te...



Dolce ricordo...


domenica 4 febbraio 2007

E se ancora non ti ha scopata...



allora ha intenzioni serie...



Prima. Seconda. Accellero. Corro. Di notte. Quando la città dorme. Quando tutto sembra fermo. Immobile. Addormentato. Come sotto leffetto di un incantesimo... E mi piace. Mi rilassa. Rifletto. Accompagnata dalla mia musica preferita. Dai pensieri preferiti. Come parlando con te, nonno! E non lo so se sono pazza. Ma va bene così. Perchè sono io. Perchè si... Pensarti. Pensarli. E sorridere. E piangere. E anche urlare se serve. In una notte buia, o rischiarata da una splendida luna. E non mi importa, se qualche notturno passante mi vedrà ridere a crepapelle, soffrire o urlare... La notte è mia... Io sono la notte. Lunico momento che mi appartiene...



E mi nasconderò dietro ombre di pallida luna...



Per occhi milioni di stelle, comete per sorrisi...



Tu chiamami notte...


mercoledì 24 gennaio 2007

Con una mano sotto il mento a sognare



finali differenti...



Indefinibile. Distratta. Persa nel labirinto dei suoi pensieri. Belli. E. Brutti. Strani. Confusi. Un leggero mezzo sorriso sulle labbra. E gli occhi persi nel vuoto... Leggeri sussulti di asmatiche emozioni... Farfalle nello stomaco. E fate nei capelli. E divento rossa. Come una bambina. Timida. Piccola. Forse stupida. E so già che tutto è inutile. E so già che non ci saranno repliche. E so già che... non sha da fare... Ma nel frattempo mi godo la sensazione...



Ritrovandomi a sussultare per qualcosa che



credevo fosse morto...



Emozionata



...di nuovo...


lunedì 22 gennaio 2007

Depressa e vergognata



forse timida...



E ho voglia di tenerezze... Restare sospesa con una mano che mi accarezza i capelli. Restare a occhi chiusi e a pugni bassi. Abbassare le difese. Parole tenere. Non necessariamente damore. E ho voglia di essere baciata sulle ali. E di abbracci che sanno di tenerezze. Depressa e Vergognata... E per una volta sola, ho voglia di lasciarmi andare. Solo una. Veramente...



Abbracciami forte...



o il mio cuore si scioglierà



e scorrerà via come lacqua...