venerdì 30 luglio 2010

Specchio

Lo apro...
Non ci si può vergognare del dolore...


 


Quando il dolore è più grande... Poi non senti più.
E per sentirmi vivo, ti ucciderò...


 


Mi sono guardata allo specchio... e non mi sono riconosciuta.
Erano anni che non succedeva, stavo bene nella mia pelle, molto bene.
Mi sono guardata, e non ero io.
Troppa acqua sotto i ponti è passata, troppo dolore... Troppe promesse non mantenute.
Mi sono chiesta cosa fosse successo. E perchè.
Mi sono chiesta dove fossero finite le farfalle, e le mani. Quelle palpitazioni infinite che ti fanno vibrare tutto il corpo.
Dove sono finite le emozioni?
I progetti, i sogni, tutto l'amore del mondo dov'è finito tutto ciò?
Mi sono guardata allo specchio e non c'era nulla. Io non ero nulla. E ho avuto pena di me.
Cosa è capitato?
Ho gli occhi tristi, i capelli spenti e non mi curo più...
Non ho più cura di me. E nessuno si prende cura di me. Mi sono sentita sola.
Mi sono guardata allo specchio e non ho visto nulla. E ho avuto paura...
Paura.
E non trovo più le farfalle, non trovo più ragioni, motivi, emozioni, non trovo più le mani.
E tutto ciò che credevo di tenere saldo fra le mani, m'è scivolato via, ma non me ne sono accorta...
Sono vuote.
Insignificanti.
Mi sono guardata allo specchio e non mi son riconosciuta. Non l'ho più riconosciuto.
Ho perso quel punto di riferimento che mi faceva essere viva
E adesso dovrò sovvertire anche le mie carni per non morirne...
Ma qualcosa di me è perso per sempre...
Ancora una volta...

 

martedì 27 luglio 2010

Quando

Perchè quando il tarlo del dubbio si insinua non si può più tornare indietro...
Quando le accuse sono più dei complimenti...
Così come le ferite più delle carezze...
Quando smetti di parlare e non sai più cosa sta passando nella testa dell'altro...
Quando non ci si capisce più...
Quando non ci si perdona più...
Quando quello che hai costruito è crollato alla prima pioggerella primaverile...
Quando tutto è effimero e improvvisamente la terra trema...
Quando non sei tu che sovverti, ma il mondo intorno a te...
E' proprio allora che muori.
 

giovedì 22 luglio 2010

Terra

Il mio mare, la mia sabbia, l'odore di salsedine che mi inebria di primo mattino, il crepitio della legna sul fuoco. Strade conosciute, asfalto familiare, i gattini randagi, le urla del pescivendolo. Voci amiche, chiaccere familiari con persone interessanti, la mia lingua madre. Tramonti sempre diversi, Pantelleria in lontananza nei pomeriggi di autunno, quelle costellazioni che riesci a vedere solo da qui. L'umidità, l'afa, il freddo pungente. Cappotti pesanti, e vestiti leggeri fin troppo caldi. Mani, mani che si stringono, che parlano, che suonano, che pregano, che fumano, che comunicano. Mani che bevono. Mani che tormentano i capelli. Che scrivono. Che si annoiano, che battono su una tastiera. Odori, sapori, colori della mia terra. Qualcosa che lontano da qui non c'è. Qualcosa che non vorrei lasciare mai.
E che forse dovrò fare...
 

domenica 18 luglio 2010

Man of the honor



 


Ci sono persone che restano, anche quando se ne vanno. Uomini del momento. Un momento fisso che può durare un'eternità. E anche quando vanno via, quando non ci pensi, anche quando non ha più importanza; quello che hanno lasciato risuona nell'aria per sempre. Come un eco, a ricordarci di loro, a ricordarci che possiamo essere migliori. Sempre. A ricordarci che passo dopo passo possiamo avvicinarci a quella grandezza a cui l'uomo, dall'alba dei tempi, aspira. E che solo pochi riescono ad ottenere. E a volte neanche lo sanno.


Ciao Nonno, stammi bene fra le nuvole,
e dai un occhiata a Giuseppe,
è nuovo lassù.


 

Non

Non condivido quello che dici
ma lotterò fino alla morte purchè tu possa avere il diritto di dirlo...


Non sbagliare a parlare. Non fare tardi. Non essere troppo espansiva. Non vestirti in maniera provocante. Non pensare. Non pensarla come alla massa. Non essere presuntuosa. Non essere saccente. Non esagerare. Non parlare solo con un ragazzo per non essere fraintesa ma parla anche con i niubbi. Non tradire. Non deludere. Non insultare. Non rispondere. Non essere irrequieta. Non fraintendere. Non avere opinioni tue. Non distinguerti. Non essere diversa. Non vivere.


 


Forse esagero, è vero. Forse sono troppo indipendente. Troppo per non vivere sola. Forse ho troppi opinioni. E troppi pensieri. Forse me ne frego troppo se faccio tardi o se la gente pensa il peggio, o se fraintendo, e non parlo con i niubbi. Forse.
Forse si. Forse no.


Ma sono così.


E io non sbaglio a parlare, io non voglio i piedi in testa. E' diverso...


Quello che sono
è frutto di ciò che ho vissuto.


E lo difenderò con le unghie e con i denti
dovessi morire nel farlo...
 

sabato 17 luglio 2010

Vuoi?

Va bene che non so cosa voglio
ma
di sicuro so cosa NON voglio!


Di questi tempi è una grande conquista anche questo!


Ci vorrebbe una botta di culo, si! Una bella botta di culo!

domenica 11 luglio 2010

L'importante

L'importante è non perdersi mai di vista.
Tieniti stretta. Lasciati andare.
Ma non perderti mai di vista.
Quello che vuoi è quello che sei.
Quello che sei, è ciò che la Terra ha fatto di te.


Magnificamente unici.
Inevitabilmente soli.


Ma tu, non perderti mai di vista.


Io mi tengo per mano,
tristamente felice.