giovedì 4 ottobre 2007

Pelle bianca


 


sotto mani callose


 


Riccioli crespi, sopra grandi occhi. Ha il cuore grande. Grandi mani. Mani che toccano. Mani che picchiano. Senza violenza. Senza cattiveria. Severe. Rigide. Mani che hanno visto il lavoro. Occhi a volte verdi. A volte grigi. Che guardano dentro. Che frugano. Che cercano. Occhi che sanno piangere. Occhi che sanno guardare. Durezza di cartapesta. Quel Io-Sono-Uomo-Duro, col cuore di zucchero. Col cuore lacerato. Ricordo docili carezze di nascosto davanti a un film poco seguito. Ricordo baci appassonati in silenzio nascondersi. Ricordo pudore di sè... Come se fossi io... Come me... Vergogna della propria carne. Del proprio esistere. Frugarmi dentro. Nel corpo, nell'anima. Come se cercasse se stesso. Come se non mi trovassi io. Tensione. Prendimi. Inghiottimi. Ancora. E ancora. Preservativi su preservativi che sembrano non bastare mai. Forza pura. E comando io. No comando io. E volerti a tuti costi. Ora. Sempre. Ancora. E non fermarti. E coccole. Che oggi tocca a te. Abbracciami di notte. E non lasciarmi. Se no mi perdo. Non staccarti se no muoio. Con le mani incastrate fra i tuoi capelli. In mezzo ai tuoi riccioli. Che non riesco a smettere. Non voglio smettere. Non farmi smettere. E smetterò. Adesso. Che. Andrai. Via.


 


Avrei voluto


 


Lune nuove con te...


1 commento: