lunedì 17 gennaio 2011

Lago

Non avrebbe mai pensato di poterci restare così male per un numero su un elenco telefonico. Stava ingannando il tempo, mentre aspettava il via per chiudere un maledetto programma e iniziare a fare la chiusura. Di controvoglia e con un terribile mal di testa sbirciava assorta sul nuovo elenco telefonico appena arrivato. Ed eccolo lì... Come un camion che la investisse in pieno, il passato l'ha fatta tremare. Per un attimo tutto il dolore è tornato a galla, più vivo che mai. Un attimo. Un attimo che durò quasi quanto una vita. E in quell'attimo che riaffiorarono antiche domande: perchè? cosa è successo? com'è possibile che sia potuta finire così?... 
E si chiese come fosse possibile che in un secondo di vita si potesse rivivere due anni con emozioni, piaceri e dolori annessi. Che forse non ne fosse ancora fuori? Possibile, si disse. Possibile.
O forse... Forse è la solitudine. O la disillusione. O più semplicemente, ferite ancora aperte.
Forse.
Arrivò il via. Chiuse il programma, si allontanò dalla sua postazione. Fuori faceva freddo, ma niente al confronto di quello che sentiva lei...
Si avviò verso casa sotto una luna col lago.