martedì 21 ottobre 2008

Freddo...

Fa tanto freddo...


In questa stanza... In questa vita. Troppo freddo. Sembra vuota. Le pareti sono bianche e sporche. L'eco risuona prepotente. Ed è buio. Troppo buio. Non ci sono finestre. La porta è qualcosa di effimero. Me ne sto rannicchiata in un angolo a respirare. Respirare. Dalla bocca soffio fumo. Fumo gelido. Stretta in questa camicia bianca e corta. Non ricordo più i fiori. Il loro profumo. Non ricordo più il loro colore. Qui è tutto bianco. Bianco sporco. Non tentate di uccidermi, sono già morta...


Non ricordo più com'è il calore...



lunedì 20 ottobre 2008

Sono senza parole...

Arida




Aspettando che passi la tempesta...




 



No more


mercoledì 15 ottobre 2008

Temporeggio

Aspettando qualcosa che non c'è...


Prima. Seconda. Terza. Quarta. Sfiorando i 120 km orari. Attenta alle curve. Attenta. Sorpasso. Sorpassi azzardati. Sfidando la strada e la morte. Chi non vede l'ora di vedermi fallire. Vedermi crollare. Mollare tutto. Stanca. Colpi di sonno. Alzo il volume dello stereo per cantare a squarciagola. Per non addormentarmi. Per non mollare. Piazzola di sosta. Mi fermo. Un lungo respiro e una sigaretta fumata di fretta. Di gusto. Tremando e piangendo. Riparto. Le strade buie non mi permettono di vedere bene. Troppe notti senza luna. Ho bisogno di riposare. Ho bisogno di calde braccia e carezze di vetro. Ma sono sola. Mi consolano i miei fantasmi. Almeno loro. Dicono di non arrendermi. Di non mollare. Che in questa vita non si scappa. Si affronta. Prima. Seconda. Terza. Quarta. E affronterò. Vado. Parto alla guerra. La mia, personale. E stavolta la vincerò.


Cercando qualcosa che non c'è



domenica 12 ottobre 2008

Guardando cadere

una ad una, tutte le meravigliose farfalle,

sotto i miei colpi di pistola


Orgoglio di Donna ferito. Arrabbiata. Delusa. Totalmente devastata. I tuoi ti amo sfuggiti per caso non erano altro che squallide parole senza significato. Sono solo la tua replica. La replica della tua ex. Comodo. Molto comodo. E adesso non mi resta che uccidere quel fragile sentimento che ancora mi pervade. Odiandoti. Odiandomi. Per averti creduto. Per essermi lasciata andare. Lanciata senza paracadute. Ed essermi schiantata al suolo della realtà brutalmente. E la mia vendetta sarà amara. Come le mie lacrime.

Ancora una volta. Senza dignità.

Cosa c'è di sbagliato in me?


E quando l'ora della partenza fu vicina:

"Ah!"- disse la Volpe - "Piangerò..."