lunedì 31 maggio 2010

Ho capito che...

Ho capito che l'amore è come una piantina di fiori delicati, ha bisogno di cure, continuamente e da entrambi gli innamorati. Se anche uno dei due si distrae un attimo rischia di farla morire, e una persona da sola non riesce a curarla.
Ho capito che le relazioni a distanza non è vero che non sono possibili, smettono di esistere solo se qualcuno tiene altre relazioni nascoste nell'armadio. E la sincerità è troppo importante, tanto e quanto la fiducia. Che non è vero che lontano dagli occhi, lontano dal cuore; se nel il tuo sentimento è tatuato a fuoco su di esso, che riempe tutto quello che sei, che fai, che dici, che vivi.
Ho capito che due persone che si amano non possono lavorare insieme, l'ho capito anni fa, ripromettendomi di non ricascarci. Ma l'ho fatto. A volte può capitare che ci si dimentica che ci si ama, ma si crea un rapporto di predominanze e subordinazioni. Si smette di essere una coppia e si diventa colleghi. E questo non lo posso tollerare.
Ho capito che gli uomini non sono poi così diversi da noi donne, solo che mentre noi soffriamo e ci lasciamo sopraffare dai dubbi e dai tormenti, loro fanno presto a trovare una via di fuga. In compenso soffrono, e questo basta per perdonarli.
Ho capito che se non c'è comunicazione, non c'è relazione. Troppe volte è così difficile comprendersi parlando, figuriamoci quando non si parla affatto.
Ma ho capito che ne vale sempre la pena, anche quando non sembra. Anche quando tutti i presupposti suggeriscono di lasciar perdere. Anche quando le tribulazioni e le perplessità sono insormontabili. Anche quando le ferite sanguinano ancora. Ne vale sempre la pena, ogni minuto, ogni attimo. Perchè se non c'è qualcuno che amiamo e ci ama, non siamo niente.
Niente di cui valga la pena.
 

giovedì 27 maggio 2010

Crisalidi

Portavi milioni di farfalle con te. E sono tutte qui nella mia pancia.
Ma senza il loro allevatore non vivono.
Ne sono morte parecchie lungo la strada, spero che queste crisalidi adesso non siano vuote.
Ne ho bisogno.
Ne abbiamo bisogno...
 

mercoledì 19 maggio 2010

Sogni di bambina

Una volta le bambine per carnevale si vestivano da principesse.
Adesso si vestono da cameriere.
In quest'epoca è più importante avere un qualsiasi tipo di lavoro che sognare principi e cavalli bianchi, sontuosi castelli, pizzi e merletti.
Perdo sempre di più la voglia di avere figli...


Il mondo non è all'altezza dei sogni che ho
 

giovedì 13 maggio 2010

no words

Ogni giorno muore una farfalla.
La mia pancia si sta svuotando.


L'allevatore di farfalle se n'è andato

martedì 11 maggio 2010

Assaporando

Sa di cioccolato al peperoncino ripieno di promesse e protezione, con un retrogusto di paura. Ti aleggia in bocca stantia, ma non ti stanca, ne sdegna. Sta lì e ogni tanto ti lecchi le labbra per ravvivarne il sapore. Odora di pelle fresca, di testosterone, di bagnoschiuma. Ti riempie ogni orifizio, ogni poro. E non ti stanca. Quando credi che questo profumo sia finito, improvvisamente ti ritorna sotto al naso in notti ingenue a deliziarti e ti senti a casa. E' come un abitudine, ma non ti annoia mai. Come un tatuaggio che non sbiadisce. Come una ferita, che ti fa male ma allo stesso tempo ti libera. Si può definire anche come un dolore, un dolore sordo che ti perseguita nei giorni più belli al pensiero che tutto possa finire. Svanire. Che tu possa svegliarti da questo magnifico sogno che è l'amore. E ti struggi e godi al pensiero che mai e poi mai avresti pensato di abbandonarti totalmente ad esso. E di assaggiarne il sapore, sentirne l'odore, toccarne la consistenza... Perderlo è come morire...

lunedì 10 maggio 2010

Vuoto

Non sento niente. Vuoto e silenzio. Solo il battito del mio cuore a ritmo accellerato e il sangue che scorre copioso dentro le mie vene. E poi niente. Nessun dolore. Nessun sentimento. Nessuna emozione. Non più. Mi gira la testa e mi sforzo anche di piangere ma non ci riesco. Sono qui, impassibile senza sentire nulla. Potrei morire in questo istante senza battere ciglio. E più mi rendo conto di questa mia immobilità, e più vengo presa dal panico. Del panico insensibile, che mi terrorizza e allo stesso tempo mi lascia impassibile.
E' da qualche parte, lo so, lo sento! Ma il suo restar nascosto è croce e delizia per me che sto qui inerme a non sentir più nulla. Ho il sentore che quando il dolore si deciderà a venir fuori, non sopravviverò.


Perchè quando il dolore è più grande


poi non senti più


e per sentirmi vivo


ti ucciderò
 

martedì 4 maggio 2010

Emozione

E' impossibile da descrivere l'emozione di un contatto...
L'odore, il sapore, le storie che racconta un corpo, anche senza necessariamente toccarlo.
E' assolutamente impossibile descrivere il misto di felicità, paura ed eccitazione che provoca un contatto...
E quando i fili del destino si intrecciano in maniera quasi palpabile ti rendi conto che da qualche parte, lassù, esiste un Dio. E che prende per un attimo l'aspetto e la forma della tua felicità.
E sia che duri una vita o un attimo, vale ogni istante...
 

domenica 2 maggio 2010

Inutile post




Io scrivo con la musica.
E' una cosa che non sanno fare in molti, almeno credo. E anche se sto lì con la testa vuota, leggera, cosparsa di superficialità e menefreghismo, appena parte qualche canzone che mi tocca particolarmente, ecco che comincio a buttar giù parole a casaccio. Sia che io stia qui davanti, o alla fermata del bus, o mentre cammino per strada... E se non ho penna e carta, lo faccio mentalmente... A volte vengono fuori davvero cose spettacolari. Peccato che le cose migliori di solito tornano nel dimenticatoio appena la canzone finisce e io ritorno nel mio abituale stordimento da noia e insoddisfazione. E' così che sono fatta. E odio essere interrotta.
Ma alla fine sono solo parole... Una serie di stupide e ininterrotte parole nella mia testa che scivolano fuori dalla penna. A volte sono solo sfoghi del momento, altre non le penso neanche, altre ancora son vive e sanguinanti solo nell'attimo in cui le scrivo e subito dopo perdono di significato e di veridicità. A volte sono dolorose, in altre velenose, o addirittura confortanti. E scivolano fuori danzando, schiantandosi contro il foglio.
E anche questa volta non avevo nulla da dire... Ma la suddetta canzone invece si...