domenica 31 gennaio 2010

S




AVVERTENZE: Questo post deve essere letto con la colonna sonora adatta. Quindi schiacciate il tastino verde qui sopra. E buona lettura!


 


A volte capitano serate strane. A volte. Ti prendono e ti sbattono in un passato che non sai se dimenticare o idolatrare. Perchè nonostante tutto è grazie a quello che sei stato ciò che sei oggi. Ed è un bene e un male insieme.
E quando succede, non sai se ringraziare o maledire. Perchè stretta nell'oggi, il passato riesce sempre a strapparti una lacrima. Quando certi errori non sembrano più tanto sbagliati, e le cose giuste non più tanto giuste.
Ho passato una serata a riascoltare il mio passato. Raccontabile solo con certe canzoni. E ognuno di esse portava un aneddoto con sè, e addii che troppe volte ho detto...
Mi sono sentita viva.
Avevo il mio presente incerto e complicato, il mio uomo a fianco a me che sicuramente non avrebbe capito, e un sacco di gente tutt'intorno a me, gente che anche se non ci fosse stata sarebbe stato uguale, tanto tu ti senti solo lo stesso... E sono stata bene, perchè quel passato è passato. Perchè l'ho ricordato con un sorriso, e mi piace ricordarlo così. Perchè il dolore, non è più così doloroso dopo anni. E tutto quello che era importante, adesso sono stupidaggini... Perchè mischiare il passato col presente a volte è divertente, anche con i verbi, giusto per vedere che si prova.
Si prova che ora sono una persona diversa, purtroppo e per fortuna...
 


E nonostante tutto, mi piace quello che sono diventata...
Con la mia musica, che nonostante i miei cambiamenti, essa non cambia mai...
E rimane l'unica certezza che mi resta...


Black - Pearl Jam


Il Nero è sempre il Nero

 

Aspettando la Candelora

Aspettando la Candelora, e magari un idea per festeggiarla...
Evochiamo i maschi con le palle... Sono rimasti in pochi oramai...






 


 

venerdì 29 gennaio 2010

No, che non ti mollo

E io mi tengo forte, quando la tempesta sembra più dura...
E non mi arrendo, perchè io ci credo, e voglio crederci fino in fondo, comunque vada...



Sarò antipatica, ostinata, prepotente e possessiva; ma non mollerò la tua mano!
Non lo farò...


Tu sei mio marito dinnanzi gli Dei, ricordi?

domenica 24 gennaio 2010

E comincio a credere di aver sbagliato tutto...


E il dubbio che si insinua lacera e strappa...
 

giovedì 21 gennaio 2010

Voglio essere una pecora...

Certo che gli uomini per sbagliare i momenti sono bravissimi!
Ora, vivo fra l'ansia di un lavoro che non ho, l'uomo che mi accusa di andarlo a trovare poco, e mia madre che mi accusa di andarlo a trovare troppo (che devo farmi desiderare, bla bla bla, e stronzate d'altri tempi. Sottolineo stronzate). Finalmente dopo 2 settimane parto per la città senza semafori (o come qualcuno disse "degli uomini UGA")(quel qualcuno sono io! -.- ), e l'uomo decide di sparire per una serata intera a sbrigarsi chissà quale commissione... Ovviamente lasciandomi a casa da sola...Invito un nostro amico, un ragazzetto 18enne che parla tanto, per farmi compagnia. E lui che fa? Arriva, nervoso, e mi accusa di averlo invitato, perchè voleva stare solo con me bla bla bla...


io---> O_o


Non soltanto mi lascia da sola a casa, dopo un sacco di tempo che non lo andavo a trovare, ha pure il coraggio di arrabbiarsi se mi stavo annoiando da morire!


E questa è una.


L'indomani, lo giuro, non l'ho capito che è successo (o forse si, ma non scendo nei particolari), cominciamo a litigare. Fra pianti, urla e isterie varie, facciamo mattina... E io devo ripartire...


sempre io---> O_o


No, cioè, ma si può stare 2 giorni da soli a litigare? Avremmo potuto fare un sacco di cose, invece no. Noi siamo alternativi. Siamo diversi dalla massa. Non siamo pecorelle. Noi non stiamo a fare "Puci puci, amore mio di qua, amore di la" No. Ci viene il diabete, la carie e l'indigestione. No. Noi siamo speciali...


Noi passiamo 2 giorni a litigare... O_o


Voglio essere una pecora... Bheeeeeeheeeeeheeee!


mercoledì 20 gennaio 2010

In bloom

E ci si annoia bellamente aspettanto il lento incedere del tempo. In bloom. Stanca e stressata, alla ricerca di un occupazione. Mia madre che mi urla dietro la mia nullafacenza. L'uomo che mi accusa di essere poco presente. La mia poca voglia che lentamente mi abbandona. La voglia di fare tutto, di vivere, sorridere, seminare, danzare, lavorare. Via. Sciogliendosi come neve al sole. E non ho più neanche voglia di starli a sentire i miei doveri, e chi li reclama. Sopratutto chi li reclama. E resto qui, inerme, col caos intorno a me, a fare finta che vada tutto bene, per fare contenti tutti. Stancamente assorta nel pensiero del perchè li sto ancora a sentire. Del perchè mi devo ancora negare la felicità per non negargli la loro.


Devastata

martedì 19 gennaio 2010

Che gli Dei salvino chi disse la frase: "La superficialità ti salva la vita"


...e io mi curo con la musica...

lunedì 18 gennaio 2010

Sono alla ricerca di un pensiero profondo


Mi vengono in mente solo ovvietà


 


C'è qualcosa che mi sfugge...

venerdì 15 gennaio 2010

Certa gente...

Certa gente è veramente cieca. Certa gente. Parla, scrive, sogna, vive, e non ha la più pallida idea di quanto sia mediocre, e del fatto che ama circondarsi da gente mediocre. Pensa che quello che fa è giusto, convinta di avere ragione, ti attacca, si difende, aggredisce perchè è convinta di non essere in errore. Mai. Eppure, sbaglia. E nell'errore non ha neanche l'umiltà di chiedersi se sta sbagliando, e se lo fa non torna indietro. Avanza come un caterpillar sostenendo opinioni di cartapesta che crolleranno alla prima obbiezione. Ma certa gente non lo sa. Continua a dire che sta bene, che è giusto così, che si deve per forza fare così, ma non hanno capito niente. Non vedono l'infelicità della loro esistenza, delle bugie di cui è fatto il loro mondo, costruito da certa gente. Non si accorgono del male che si autoproducono, scambiandolo per bene. Non ascoltano, non si ascoltano. E non vedono al di là del proprio naso. Ciechi e sordi. Ma con una lingua lunga così.
E quando ti imbatti in gente così vorresti aiutarli, se riesci a vedere al di là della scorza. Fai di tutto per fargli aprire gli occhi, per fargli vedere che Dio non è un equazione scientifica, ma che c'è per davvero se alzi una pietra, se apri il cuore. Vorresti che ascoltassero davvero, e che osservassero davvero, anzichè rimanere saldi nei loro preconcetti preconfezionati da industrie di balocchi o dalle loro insane menti. A volte la verità fa male, è dolorosa. Come ascoltare il prioprio cuore, quello non ti mente mai. E io soffro nel vedere certa gente che pian piano si spegne nella mediocrità. E muore...


E lo sento, che la loro è solo paura...


Paura e Mediocrità
 

Curriculum Vitae

Curriculum Vitae. L'essere umano in formato .doc, e non importa quanto sei simpatico, spigliato, divertente, stacanovista, o competente; se non hai quel pezzo di carta non sei nessuno.
Ora, che ci posso fare se odio quel pezzo di carta più di ogni cosa?
Odio scriverlo, odio aggiornarlo, odio stamparlo, odio persino guardarlo. Mi annoia, e mi sembra inutile. Perchè proprio non riesco a capire come è possibile che un pezzo di carta possa dire chi sono e quanto valgo!
In tutto questo, nella mia disperata ricerca di una lavoro, chiunque non fa altro che chiedermelo. Che palle! Ma è normale che per un lavoro come commessa in un negozio sconosciuto io debba presentare un curriculum? Per me non lo è, senz'offesa per chi nei negozi sconosciuti ci lavora. Ma non sto facendo domanda per una banca o una multinazionale!


Comunque sia. No words.
 

mercoledì 13 gennaio 2010

martedì 12 gennaio 2010

Oh No!

Oddea! Quanto demenza c'è nel web!
Ci sarebbe da mettere delle restrizioni. Tipo: Ehi tu, ti piacciono i TokioFroci, hai i capelli come un demente e ami praticare tagli vistosi su di te?
Fuori dalle Balle!
Ascolti Gigi D'alessio e l'amore è dolore, mi manca anche se mi picchiava a sangue, e ti prego torna a rompermi un paio di costole come mi avevi promesso?
Fuori dalle Balle!
Non sai mettere due parole in croce a formare una frase di senso compiuto?
Fuori dalle Balle!
Tvb, ttc, qnd, hin,snfi, maidjfanddhvosdvamfni?
Fuori dalle Balle!


Va beh che alla fine si resta 4 gatti, ma non sarebbe bellissimo?
Io credo di si!


 


Senza contare la gente inutile più seria che vive riempiendosi di niente per rendere interessanti le loro insulse vite... Ma di questo genere, non ne vale la pena sprecare una sola sillaba, neanche il provarne pena...
 

Perle di saggezza

Ha la vitalità di un comodino...


Matteo dixit

lunedì 11 gennaio 2010

Deliri di una pazza

Ma si può all'1:30 del mattino delirare su msn in conversazione a 4? Si, si può! Ecco le cose che ho fatto in circa mezz'ora di sproloqui:


1. Mi sono svegliata. Ebbene si, appena mi fermo un attimo, il mio cervello è solito andarsene in stand-by


2. Ho segnalato un forum. E vi assicuro, ho fatto un bene all'umanità.


3. Ho visto fare la mia imitazione, ho fatto delle imitazioni. E mi sono sputata addosso dal ridere.


4. Abbiamo sanamente sparlato in maniera massiccia. E non mi dico la goduriaaaa!


Ma in tutto questo, non smetterò mai di chiedermi quanto è stupido il genere umano! E fino a che livelli riesce ad arrivare poi! Ma la cosa più divertente è che, secondo loro sono troppo avanti! Avanti? Seee talmente avanti da tornare indietro!!


Io Sostengo sempre il Magnesio
preso in maniera massiccia
che se no non mi fa niente!

sabato 9 gennaio 2010

Il cappotto Vintage

Andare al mercato con mia madre è sempre una barzelletta. Mi alzo alle 11 con le sue urla e poi corro come una pazza per lavarmi, vestirmi, pettinarmi; ritrovandomi davanti l'ascensore con le pantofole... Doh! Corro a mettere le scarpe fra le urla di tutti perchè sono sempre l'utima a essere pronta. Bah!
Arriviamo al mercato, e trovo una scanna pazzesca di maglioni, gente che urla a destra, a sinistra, sopra, sotto, da tutti i lati. E pure noi senza ritegno o paura ci lanciamo in mezzo alla folla urlante per cercare il maglione in offerta che ci piace di più. Non so voi, ma io mi sento ridicola! Bah!
Fortunatemente ne usciamo incolumi, con una decina di maglioni fra le braccia, tenendoli stretti e difendendoli con le unghie e con i denti, guardandoci in cagnesco con le massaie inferocite pronte a strapparceli di mano. Mi sento sempre più ridicola, ma non li mollo i maglioni, no no!
Dopo un ora di contrattare sul prezzo, ci facciamo regalare 2 collane per farci stare buone, e ci avviamo verso altre offerte.
Passo davanti a una bancarella e cosa vedo? Un cappottino vintage bellissimo, che mi chiamava e mi diceva: comprami comprami!
Alchè con fare indifferente e disinteressato chiedo il prezzo, il SignorLei (perchè al mercato i mercanti si chiamano tutti così!) mi comunica che il giubbotto cosa 55 EurI. Quantoooo?
Il cappottino mi reclamava disperato: Prendimi prendimi!
Non potevo abbandonarlo lì! Che donna senza cuore sarei stata?
Decido di non demordere. Il SignorLei, dato che siamo in periodi di sconti è disposto a passarmelo 35 EurI. Mhmhmh! Non è ancora abbastanza. Lo provo, lo tocco, lo scruto, lo annuso, nel frattempo trovo un miliardo di difetti! Eh beh! Se fosse di alta sartoria non lo venderebbero al mercato, e a non meno di 130 EurI. Ma questo non mi ferma. "Mi scusi, SignorLei, guardi qui, è scucito, e qui, ha la tasca rotta, e qui, e qui, e qui, e anche qui!!". Il SignorLei, cerca di arrampicarsi a ogni parete liscia, ma io sono una Stronza, e non gliela dò vinta.
Sfinito il SignorLei, scende ancora e ancora di prezzo. Fino a quando, vinta la guerra, io e il mio cappottino vintage ce ne andiamo a casa soddisfatti e felici. L'ho pagato 27 EurI!


Altro che magnesio, datemi shopping giornaliero!
 

venerdì 8 gennaio 2010

Mi viene da pensare...

Ho passato la vita a scappare. Pensavo che più km avessi messo da quello che sono e mi costringono a essere, più sarei stata libera di essere la me stessa che più meglio credo. E invece ho sbagliato tutto. Ho ritrovato gli stessi problemi che avevo lasciato, qui ad aspettarmi. Sono passati gli anni ma certe mentalità non passano mai. E ho la terribile impressione che volente o nolente dovrò farci i conti. E farò piangere qualcuno. Proprio come piangerò io per quello che sono...


Sbagliata

sabato 2 gennaio 2010

La prima causa dell'obesità nel mondo?


La nonna dell' Uomo


 


Abbattetemi!

Nutrendosi di noia

Che l'uomo si sia annoiato nel Natale saccense dove si gioca poco ma si beve assai in compagnia di gente simpatica, in giro per locali, dove musica, gente e alcool ti riempiono le serate, volendo potrei pure capirlo!


Ma che un Capodanno a casa di sua nonna con parenti al seguito al completo, dove non si esce, non si beve, si sta rintanati dalla notte del 31 al pranzo del 2, e si gioca a carte allo svilimento o al fallimento, e ci si ingozza come maiali sia un Capodanno divertente, no non posso proprio capirlo! E mi rifiuto di farlo!


Qui non hanno la più pallida idea di cosa significhi divertirsi!


Datemi del magnesio, vi prego!