domenica 30 novembre 2008

Non è dolce essere unici,

ma se hai un proiettile ti libero!!

Ti è mai successo di essere talmente stanco da voler piangere? Ti è mai successo di guardarti intorno e vedere solo feccia? E nel caos più totale accorgerti che il mare oggi è di un blu più blu del solito?

Essere stupidi è bello! Vorrei essere stupida! Almeno così non piangerei per un qualcosa che nessuno riesce a comprendere. Almeno così non passerei per quella che se la tira. Almeno così sarei normale. E il mondo riuscirebbe ad accettarmi senza dire che sono strana....

Liberami!





venerdì 21 novembre 2008

Intrecciando le dita

nei ricami dei miei pensieri


Aspettando. Perdendo tempo. Immobile e statica. Le tue carezze sulla mia pelle che risvegliano sensazioni un pò vacue. Forse sto sognando, forse no. Ma è strano. E' troppo bello. Non posso crederci. Non posso. Aspettandoti. Il tuo arrivo. La tua presenza. Il tuo esserci anche quando non ci sei. E sei più presente di questi miei dubbi. E mi stai più vicino di questa solitudine. E non è possibile. Non riesco a crederci. Forse sto sognando, forse no. Vorrei cacciarti via dalla mia vita, ma non riesco a fare a meno di tutto quello che sei. E più ti ho, più ho voglia di te. Perchè sei tu. Tu e basta. In tutto quello che sei. In tutto quello che fai. In tutto quello che tenti invano di nascondere. E non posso fare altro che sentirmi stupida a scrivere d'amore...


Decisamente Tu



lunedì 3 novembre 2008


Leccandomi le dita di realtà


Che a volte un sogno ad occhi aperti è più difficile che sembri reale di uno fatto ad occhi chiusi. Che la realtà non può essere così morbida al sapor di cioccolato, caffè e peperoncino. Che ho troppa paura di chiudere gli occhi e poi riaprirli e scoprire che non è vero nulla. Che la verità è troppo fragile e io sto zitta per non romperla. Che se mi abbracci io sto troppo bene e non mi sembra possibile. Che mi viene da piangere, ma di gioia. Che ti piaccio, anche se non sono una gran figa. Che sono al centro del mondo per qualcuno. Che ho qualcuno da pensare quando mi sveglio la mattina e so che sta pensando a me e non alla sua ex. Che sto bene, almeno per ora. Che non m'importa di mio padre, e più passa il tempo, più me ne importa meno! E questa cosa mi rende triste. Che se ci sei, è tutto perfetto. Che tu mi tieni per mano anche quando ti insulto. Che tutto questo mi spaventa, perchè quando andrai via io piangerò. Che ho paura di essere io a ferirti. Che ho la straordinaria capacità di rovinare sempre tutto. Che non voglio farlo con te! Che sei appena andato via, e ho ancora il tuo odore addosso, ma già mi manchi. Che non so come finirà, se finirà, ma io ce la metterò tutta!!!


Allevatore di farfalle


martedì 21 ottobre 2008

Freddo...

Fa tanto freddo...


In questa stanza... In questa vita. Troppo freddo. Sembra vuota. Le pareti sono bianche e sporche. L'eco risuona prepotente. Ed è buio. Troppo buio. Non ci sono finestre. La porta è qualcosa di effimero. Me ne sto rannicchiata in un angolo a respirare. Respirare. Dalla bocca soffio fumo. Fumo gelido. Stretta in questa camicia bianca e corta. Non ricordo più i fiori. Il loro profumo. Non ricordo più il loro colore. Qui è tutto bianco. Bianco sporco. Non tentate di uccidermi, sono già morta...


Non ricordo più com'è il calore...



lunedì 20 ottobre 2008

Sono senza parole...

Arida




Aspettando che passi la tempesta...




 



No more


mercoledì 15 ottobre 2008

Temporeggio

Aspettando qualcosa che non c'è...


Prima. Seconda. Terza. Quarta. Sfiorando i 120 km orari. Attenta alle curve. Attenta. Sorpasso. Sorpassi azzardati. Sfidando la strada e la morte. Chi non vede l'ora di vedermi fallire. Vedermi crollare. Mollare tutto. Stanca. Colpi di sonno. Alzo il volume dello stereo per cantare a squarciagola. Per non addormentarmi. Per non mollare. Piazzola di sosta. Mi fermo. Un lungo respiro e una sigaretta fumata di fretta. Di gusto. Tremando e piangendo. Riparto. Le strade buie non mi permettono di vedere bene. Troppe notti senza luna. Ho bisogno di riposare. Ho bisogno di calde braccia e carezze di vetro. Ma sono sola. Mi consolano i miei fantasmi. Almeno loro. Dicono di non arrendermi. Di non mollare. Che in questa vita non si scappa. Si affronta. Prima. Seconda. Terza. Quarta. E affronterò. Vado. Parto alla guerra. La mia, personale. E stavolta la vincerò.


Cercando qualcosa che non c'è



domenica 12 ottobre 2008

Guardando cadere

una ad una, tutte le meravigliose farfalle,

sotto i miei colpi di pistola


Orgoglio di Donna ferito. Arrabbiata. Delusa. Totalmente devastata. I tuoi ti amo sfuggiti per caso non erano altro che squallide parole senza significato. Sono solo la tua replica. La replica della tua ex. Comodo. Molto comodo. E adesso non mi resta che uccidere quel fragile sentimento che ancora mi pervade. Odiandoti. Odiandomi. Per averti creduto. Per essermi lasciata andare. Lanciata senza paracadute. Ed essermi schiantata al suolo della realtà brutalmente. E la mia vendetta sarà amara. Come le mie lacrime.

Ancora una volta. Senza dignità.

Cosa c'è di sbagliato in me?


E quando l'ora della partenza fu vicina:

"Ah!"- disse la Volpe - "Piangerò..."







sabato 20 settembre 2008

Bentornate farfalle nello stomaco


Baci, carezze, abbracci, coccole infinite su lenzuola roventi. Chi sei? Da dove sei venuto? Sei tu? Si sei tu. E sembri perfetto. Troppo. Sembri adatto. Troppo. Sembri mio. Troppo. Riuscirò a soravvivere sotto il bombardamento dei tuoi baci?

E poi arriva il colpo. Dritto al cuore senza preavviso. Senza protezione. Nessun giubotto anti-proiettile per me. Nessuna cura. Per caso. Come sei arrivato. Come sei rimasto. Come mi hai ferito. E ti scusi. Dici che sono importante. Dici che sono unica. Dici che sono perfetta. Dici. Ma perfetta non lo sono, e dal dolore muoio anche io. E adesso? Che fare? Posso curare le mie ferite tenendoti per mano? Vuoi curarle tu? Posso curarle da sola?

Come posso dirti addio adesso? Come? Tu, arrivato con la pioggia a lavare le incertezze e a portare nuovi sapori. Come?


Vuoi addomesticarmi?

Posso addomesticarti?

Perchè l'essenziale è invisibile agli occhi


 



giovedì 7 agosto 2008

Io. Sono.

Capelli neri perchè nero è tutto il resto. Un sorriso perennemente stampato in faccia perchè non sono una persona che da a vedere che soffre. Sguardo forte per far intendere con chi hanno a che fare. Due ali tatuate per volare sempre più in alto. Un braccialetto creato per proteggersi dalle intemperie. Due gambe che schizzano veloci su strade sconnesse. Un pentacolo per ricordarmi chi sono. Sempre. Unghie laccate perchè in fondo sono donna anche io. Orecchini stravaganti, perchè no, non sono così seria. Un portafogli sempre vuoto perchè non sono attaccata ai soldi. Un mare che mi aspetta, sempre dietro l'angolo. Una borsa sempre piena di cianfrusaglie. Un quaderno segreto che racconta canti proibiti. Un pc perchè sono una persona moderna. Una macchina che sfreccia veloce perchè sono una persona libera. Dei cd che raccontano di me. Libri e fumetti che riempiono la mia fantasia. Un fuoco dentro che arde perchè sono viva...

E...

Io. Voglio.

Io. Prendo.















lunedì 4 agosto 2008

E fu così che ebbe inizio una grande estate...

... di merda!!!!


Gambe in corsa. Veloce. Sicura. Sorridente. Radiosa. Con fare deciso indosso le mie maschere più colorate prima di arrivare. Birra. Birra rossa. Una. Due. Tre. E sorrido. E mi aggiusto la maschera. Chiacchere inutili. Quel tipo è carino. Ma chi è? Bah, chissenefrega!!! Procedo. Gente che conosco. Gente che conoscevo. Ma come si chiama quello? Bah, chissenefrega!!! Toh! Ma guarda chi si rivede!! Quanto tempo!!! Convenzionalmente perfetta!!! Ancora una birra! Offri tu? Ma si meglio!!! Bah, chissenefrega!!! Facciamo un giro? Solita gente. La stanchezza del lavoro comincia a farsi sentire. E domani devo lavorare. Bah, chissenefrega!!! Ancora chiacchere. Ancora pubbliche relazioni. Ancora due coglioni. Va beh, adesso basta, me ne vado... La birra è finita!!!


Resisterò?

Bah, chissenefrega!!!


 



mercoledì 30 luglio 2008

Eh si

Certe donne

Non sono fatte per essere domate...


Pervasa da una fragile realtà. Io che non cercavo, io che non volevo. Io che per adesso sto bene così. Io che finiamo a letto... Il cuore però lo lascio sul comodino. Che non si sa mai. E' fragile, e già rattoppato. Eh no non toccarlo però. No non farlo. Prendi tutto ma lascia quello, non è permesso a nessuno, neanche a te. Neanche a te. Pelle liscia. Abbronzata. Lievemente di tratti spagnoli.  Ma no, non che te lo do il cuore, anzi lo metto nel cassetto. Spero solo di non dimenticarlo lì.


...hanno bisogno di restare libere

finchè non trovano qualcuno di

altrettanto selvaggio

con cui correre...



sabato 14 giugno 2008

E vissero tutti

annoiati e depressi...


Aveva aspettato tanto quel momento... Da sempre. Da quando era bambina. Sposarlo era il suo sogno da sempre. E c'era riuscita. Ma non si aspettava certo che fosse così! Niente più campane. Niente più uccellini. Niente più fiori. La vita era diventata monotona e triste. Con i giorni tutti uguali. Tre pasti al giorno, ricamo e lettura tutti i pomeriggi, tre coiti alla settimana, qualche sporadico e noioso ricevimento. Era stanca. Depressa. Sapeva che ormai avrebbe fatto esplodere la bomba prima o poi. E l'avrebbe fatto.

Aveva bisogno di vita. E se la sarebbe presa. Si sarebbe lanciata in qualcosa di stupido e totalmente incosciente. Una relazione clandestina con un uomo sposato, fare le 4 del mattino bevendo rum in uno di quei postacci in cui le brave mogli non vanno, un bagno di mezzanotte al mare nuda con uno sconosciuto, avrebbe tirato di coca e ballato ubriaca sul bancone di un bar per dimostrare a se stessa che era ancora attraente, ritrovarsi nel bel mezzo di riti orgiastici e godere come suo marito non era riuscito a farla mai, mandare a puttane il suo matrimonio. Avrebbe celebrato la grande madre nelle notti di luna piena nel bosco, correndo nuda per i campi. E non ne avrebbe mai avuto abbastanza. Sempre di più. Sempre di più. Sempre di più.

Ad un tratto l'orologio a cucù la fece sussultare, erano le sette. Era quasi ora di cena. Si alzò dalla sedia a dondolo, depose il ricamo che stava ormai per finire. Abbandonò i suoi pensieri e si diresse a preparare la cena. Suo marito sarebbe tornato a momenti, meglio non farlo aspettare...


giovedì 12 giugno 2008

Noi

Padroni della Notte


Perchè le parole sono troppe e a volte troppo poche. Che non si può spiegare, no non si può. Che la nostra giovinezza è stata una punizione. Epoca sbagliata. A tentare di rifar qualcosa che i nostri genitori prima di noi hanno saputo far meglio. Siamo repliche. Chiacchere di notte, futili, leggere. Con quella finta speranza di poter restare così, splendidi, senza cambiar nulla. Sentirsi giovani e invincibili, che non lo siamo mai stati e non lo saremo mai. Ma crederci, crederci ancora. Che tutto questo non ha importanza, e noi siamo repliche. Repliche che voglio scrivere un finale migliore...


"Forse certe donne

non sono fatte per essere domate

forse hanno bisogno di restare libere

finchè non trovano qualcuno

di altrettanto selvaggio

con cui correre.."


E in questa notte...

Mi manca qualcuno con cui condividere la luna




sabato 17 maggio 2008

Credo che devo capire

Prima di abbandonarmi a un ininterrotto pianto...




Buio. Flash. Buio verde e poi rosso. Sagome oscure, liquide che si muovono. E scompaiono. Ritornano. Mi spaventano e poi scompaiono. Cerchi e triangoli. Triangolando. E poi luce. E poi buio. Un alternarsi severo di forme poco geometriche. Liquidità. Amanti. Morte. Poi tutto torna e poi tutto scompare. Come flashbak in repeat. Cercando mani, piedi. Provando a dare identità a qualcosa che so già cosa è. Chi è. Tagli e ferite che dovrò rimarginare. Devo. Forse posso tornare indietro. Forse no. No non posso. Non voglio. Le marcie indietro non sono consentite. Prendi coraggio e parti alla guerra.





E' finita l'era dove si fugge


In questa vita io affronto



martedì 6 maggio 2008

Perchè si stava meglio quando si stava peggio. Che avere qualcuno da pensare prima di andare a dormire, ed un pensiero che ti sveglia al mattino; non è una cosa da sottovalutare.

Il dormire abbracciati con i piedi gelidi intrecciati, le coccole e i bacetti al mattino, quella sensazione che non me ne frega nulla di niente, perchè io sono qui, lui è qui, e il mondo è solo un inutile e squallido dettaglio.

Quella sensazione di amore incontrollato e potente, più di ogni magia, che ti scoppia nel petto, quando lo vedi arrivare... E l'attesa trepidante quando lui non c'è...

Questo e molto altro, piccoli attimi, a tratti insignificanti,ma che rendono in qualche modo felice...

Sono arida. Completamente arida. Cuore di pietra come disse qualcuno. E come dargli torto!! Vorrei anch'io riuscire a provare certe emozioni che ormai apparatengono a un passato troppo lontano. Troppo sbiadito. Ed è inutile sforzarsi, perchè un fiore se sforzato a fiorire, verrà su glabro e si sciuperà subito...

Qualcuno dice: aspetta, che l'amore arriva quando meno te lo aspetti! Intanto il tempo passa e la mia solitudine aumenta, e tutto il mio mondo nonostante mi gratifichi non mi da la possibilità di condividerlo con nessuno... E tutti gli sforzi per andare avanti a volte sembrano vani...



E nonostante vivo con la vana speranza che qualcuno entri inaspettatamente a sconvolgere la mia vita, l'idea che possa succedere mi abbandona lentamente...

Ormai non ho più amore da dare... Io non so amare.

lunedì 5 maggio 2008

Per qualunque cosa... io ci sono


Sguardi che sanno di "ti salterei addosso se non fossimo in pubblico", parole che sanno di niente continuando a fissarsi imperterriti. Come dissi a qualcuno, non ho intenzione di infilarmi di nuovo in questa situazione, ma se si infilasse lui non mi dispiacerebbe!!! Ironica e sarcastica. Terribilmente sola. Triste. E col bisogno incalzante di fare minchiate. Mordendo le lenzuola. Mi mancano le farfalle nello stomaco. Si sono stabilite nelle mani oramai!!! Maledetta noia..


Squarciata dalla realtà



martedì 15 aprile 2008

Casa nuova...

Vita nuova...

Stessi problemi


Semplicità di vetro soffiato. Sentirsi a casa. Stranamente a mio agio, anche se ancora a disagio. Si ricomincia. D'accapo. Sperando che il mio essere non distrurbi nessuno. Sperando che io possa essere sempre libera di esprimermi... E tanti auguri a me, che ormai un altra candelina sta andando ad aggiungersi... Sono una donna adulta ormai.

O almeno ci provo... Ma anche no!


Vibrazioni positive



martedì 1 aprile 2008

Mi sai di... esotico...


Mani. Mani che si toccano. Mani che si cercano. Mani che si frugano. Mani che scavano, entrano, escono, bruciano. Mani che accarezzano. Mani che si tengono di notte. Mani che non si vedevano da tempo. Mani che invecchiano. Mani che nascono. Mani magiche. Mani che suonano. Mani piene di farfalle. Mani. Mani unghiate, guantate, segnate, sanguinanti. Mani che picchiano, che afferrano, che stringono. Mani che non si lasciano andare. Mani chi dicono addio...

Forse non sono io... Forse è solo che deve andare così. Forse è solo una strana legge karmica che prelude solo tanta sofferenza. Non so. Non voglio saperlo.


Voglio che il mondo sia solo

un inutile e squallido dettaglio...



martedì 18 marzo 2008

E' solo rumore.

O forse silenzio...


Infantili pensieri che fanno capolino nella mia testa. Come un alba ovattata su prati incolti. Svampita e fintamente allusiva. Risate isteriche su stelle rumorose. Nascondendosi. Poi tu, dal nulla. Come un vecchio richiamo all'ordine. La companella della scuola che segna la fine della ricreazione. Come se potessi tornare indietro. Come se potessi ricominciare ad accarezzarti nelle serene notti di autunno. E il mondo, acquisisce un nuovo sapore oramai. Un nuovo gusto. Sentire l'energia di certe parole, di certi gesti. Mani aperte, calde, che prudono, che pizzicano. E sentirla scorrere come le rapide prima della cascata, cercando di domarla. Di dirigerla. Di ammansirla. Forza pura. Poteri nascosti. Me stessa sospesa nel vuoto. Sospesa fra rumori che sanno di silenzi. Parole non dette. E silenzi che fanno rumore. Come stomachi inquieti. E sentire le farfalle. Ma non solo nella pancia. Nel ventre, nel cuore, nella gola, nella fronte, nella testa. E nelle mani. Sopratutto nelle mani. Aprirle, e farle volare. Per poi tornare a chiudersi come in un bozzolo, a generare altre farfalle...


Curandosi dalla mania di te...



martedì 11 marzo 2008

Silenzi fatti in 7/8


Giocare. Sentire. Energia. Energia colorata. Quella di tutti tranne la mia. Io sono nera. Nera. Coltre nera che mi porto dietro. E sempre quell'insolita tristezza che mi porto sempre dietro. Euforia mischiata a paura. Timore di scoprire cose che non riesco a gestire. Poi un pensiero, e sono argento. Poi ti tocco e sono verde. Porto tutti i colori, così come nessuno. Assenza di luce. Avrei bisogno di carezze indaco. Giusto per guarire un cuore malato. Confusione e pazzia.


Parole alla rinfusa



lunedì 25 febbraio 2008

Notte prima degli esami


 


Cercando di non pensare, sovversiva azione di instintività troppo accentuata. Non voler restare da sola. Supplicandolo di restare. E come ogni volta, facendo mattina. Stanchezza infinita. Voglia di dormire. E parlare. Parlare. A guardarsi oltre. Oltre il conosciuto. E riconoscerne i colori, le sfumature. Il toccarsi senza sfiorarsi, e il suo prendermi le mani senza accorgersene. Restando immobile. Freddo, caldo, e calamite impazzite. E dopo sentirsi stanchi come maratoneti al traguardo. Fumare. Respirare. Giocare alla lotta. Farsi male. Energia colorata fra di noi. Con il volto e le mani verdi. Cosparsi di luce. E dimenticarsi. Come se domani non dovesse mai arrivare. Come se non ci fosse nessun esame. Come se il mondo dovesse finire proprio adesso. Si, è finito. OFF


 


7.22 del mattino

il mondo finisce qui


martedì 19 febbraio 2008

Ad Elwin


 


Non è mai successo che dedicassi un mio post a un tizio sconosciuto. Ma probabilmente, non lo sto scrivendo a te, ma a me stessa, e a tutti quelli che concordano col mio pensare!!!

Mi dispiace di averti delusa, di sicuro non ti ho deluso più di quanto tu hai deluso me!! La mia era un opinione, detta con educazione, non mi sembra che ti abbia dato dell'idiota, o altro, anzi! Rispettando la tua, ho detto la mia, punto!! Tu, in compenso mi hai dato della pazza e mi hai bloccato, evitando una mia qualsiasi replica, e/o chiarimento.

Lo giudico un comportamente immaturo e diciamolo, stupido, hai letto solo quello che ti interessava leggere del mio commento, e non hai dato modo di approfondire la questione nel pieno rispetto dell'altro!

Ammetto che mi dispiace, non che tu la pensi diversamente da me, ma la tua immaturità e il tuo non saperti confrontare col prossimo!

Non era mia intenzione farti cambiare idea... Io ho detto solo la mia!! Tu, a quanto pare, vuoi solo circondarti di gente che ti dice: "Si, si, bravo, la penso come te!!" (dato, anche, che non ci sono commenti che si oppongono al tuo pensiero!!), se così vuoi che sia, sarà. Rimani nella tua "ignoranza", perchè chi non sa mettersi in discussione, e saper discutere da persona adulta, confrontarsi, cambiare idea, o restare della propria e comunque rispettare l'altro; per me, può essere un enciclopedia vivente, ma ignorante rimane!!!

E mi dispiace davvero di averti deluso, ma sopratutto mi dispiace che tu abbia deluso me in tal modo!!! Pensavo tu fossi una persona diversa!!


 


Detto questo, buon cammino, e ti auguro di crescere...


mercoledì 13 febbraio 2008

E come se comparso all'improvviso

fui investita di tanta magnificenza...


 


Ed è sempre stato lì. Anche se lo sguardo è sempre piantato a terra. Anche se troppo attenta a non farmi investire. Anche se coperto, rimane lì, fra un quadrato di palazzi.

E come se non l'avessi visto mai, il mio sguardo si posa su di esso...

Il cielo è magnifico anche in questa fumosa città. Terso e azzurro come non ricordavo, chiusa nel mio pozzo di luce. Con i monti a sostenerlo come se dovesse cascare da un momento all'altro. Aggrappato alle nuvole.

Non mi ero mai accorta che il cielo è bello anche Palermo.

Rinchiusa tra le mie quattro mura, decisa a non metter naso fuori. Il corpo come la mente. Introspezione. Meditazione. Ricostruendo. Riscostruendosi. Diversa, cambiata. Più buona, più cattiva, più strega. Cercandosi. Perdendosi. Trovandosi.


 


Adesso devo solo imparare ad atterrare...


venerdì 1 febbraio 2008

Piccoli germogli

si fanno strada nella fredda terra...


 


E' tutto troppo piatto per poter dire che qualcosa sta cambiando. E' ancor tutto troppo fermo per dire che la natura rifiorisce. Ma qualcosa germoglia. Piccoli sentimenti prendono largo. Strane sensazioni si annidano e bucano la dura terra ancora fredda dal gelo invernale. Qualcosa si muove. E non so se è un bene. No. Credo di stare per infilarmi in una delicata e complicatissima situazione. Lo avverto nell'aria. Lo sento nel vento. Se non sto attenta potrei farmi male, davvero! Se non sto attenta pregherò gli Dei di estirparmi un dolore che potevo evitare. Ma l'euforia preprimaverile è allegria contagiosa. Credo che penserò positivo, si! Perchè non tutto il male in fondo ti nuoce. Perchè qualcosa di bello ne verrà!!

E devo smetterla di essere così esigente


 


Stuck in a moment you can't get out it


martedì 22 gennaio 2008

Un pianoforte che suona jazz

in una stanza avvolta da nebbia e odori familiari...


 


In fase di preparazione. Doccia. Shampoo. Con cura. Manicure. Smalto. Cremine a volontà. Con cura. Deodoranti. Profumi. Coccolarsi. Con grande cura. Con maestria. Così come solo io posso fare su di me. Sigarette che bruciano le labbra. Silenzio che sa di jazz. E coccolarsi. Così come solo io riesco a fare su di me. Pensieri pesanti. Pensieri potenti. Meditando. Fumando. Aspettando che lo smalto si asciughi. Aspettando che le ferite siano completamente guarite. Modellandomi. Plasmandomi a mio piacere. Come creta. Con un silenzio che sa di jazz. Forse sto mettendo le ali. O forse solo giudizio come dice mio padre. Sto riscoprendo una calma dentro di me che non conoscevo. Calma e serenità. Forse sono solo pronta ad esplodere. O forse sono implosa e non me ne sono accorta. Forse. Ma io mi coccolo. Con cura. Con grande maestria. Come solo io potrò mai fare su di me.


 


Sigarette, odore di caffè, un pianoforte che suona jazz

in una stanza nebbiosa e fredda...


 


Io e solo Io


domenica 13 gennaio 2008

Per un attimo ho ricordato i tuoi baci

...e non ho saputo trattenere le lacrime...


 


Cos'è l'amore? Come si riconosce? Può un amore durare per sempre? Può farlo anche a distanza di tempo e di kilometri? E' amore quando guardi la luna e pensi a lui? E quando giri per strada e credi di vederlo? E' amore? Può l'amore sopravvivere ad altri amori? E si può amare mentre ami qualcun'altro? A che serve? Cosa ce ne facciamo? L'amore si dimentica? E quando ricordi perfettamente l'odore della sua pelle dopo tanto tempo è amore? E quando osservi labbra di qualcun'altro e ti viene in mente lui, è amore? O il taglio degl'occhi? E quando muori dalla voglia di riabbracciarlo? E' amore se ricordi baci lontani di anni e piangi? E' amore anche quando sai che non ci sarà mai speranza di stare insieme? Ditemelo! Ho bisogno di saperlo. Ho bisogno di sapere cos'è questa condanna.


 


Nessuno può salvarmi...


sabato 12 gennaio 2008

Adesso


 


Vorrei qualcosa di talmente puro da sembrare finto

E ti penso. Continuamente. Come se non fossi mai andata via. Come se fossi sempre lì o tu improvvisamente qui. Bevo. Alcool nelle mie vene. Brucia. Soffoca. Ma non intontisce. Non riesce a farmi smettere di stare male. Problemi.Su.Problemi. Come se non ne avessi mai abbastanza. Come se la mia vita fosse fin troppo facile. Vorrei poter dormire. Davvero. Vorrei a quest'ora poter dormire. Ma so già che per farlo o sono bell'è stordita o se no m'attacco. Mi manchi, cazzo! Non hai idea di quanto. Maledetta me. E questo post che domani odierò.


 


E meno male, che...

stanotte dormo...

Fin troppo stordita...


 


Pirata

ho amato averti accanto stasera... ci voleva proprio.

Ti auguro tutta la felicità che meriti con la ragazzetta!!!


mercoledì 2 gennaio 2008

Inganni


 


Cercavo una foglia. Una traccia di natura. Qualcosa che mi riportasse in linea con la terra. Cercavo una piuma, casualmente caduta da un libero pennuto distratto. Qualcosa che mi riportasse su, nel cielo. L'acqua era sporca. E di fuoco ne ho avuto abbastanza. Si è bruciato tutto. Tutto ha preso fuoco. Come rabbia è esplosa. L'acqua è servita a poco. La foglia non l'ho trovata. La piuma è caduta da un'altra parte. E il fuoco ha bruciato tutto. Mi ha lasciato qui. Con la spalla indolenzita, capelli in meno, un grosso livido sulla gambe, e uno sull'occhio gonfio e pesto. Ora si è spento. Ora si è sfogato. La rabbia si è assopita. E mi ha lasciato solo tristezza e dolore...


 


Ma il tuo ricordo lenisce tutto

e così come respiro

Piango