martedì 18 marzo 2008

E' solo rumore.

O forse silenzio...


Infantili pensieri che fanno capolino nella mia testa. Come un alba ovattata su prati incolti. Svampita e fintamente allusiva. Risate isteriche su stelle rumorose. Nascondendosi. Poi tu, dal nulla. Come un vecchio richiamo all'ordine. La companella della scuola che segna la fine della ricreazione. Come se potessi tornare indietro. Come se potessi ricominciare ad accarezzarti nelle serene notti di autunno. E il mondo, acquisisce un nuovo sapore oramai. Un nuovo gusto. Sentire l'energia di certe parole, di certi gesti. Mani aperte, calde, che prudono, che pizzicano. E sentirla scorrere come le rapide prima della cascata, cercando di domarla. Di dirigerla. Di ammansirla. Forza pura. Poteri nascosti. Me stessa sospesa nel vuoto. Sospesa fra rumori che sanno di silenzi. Parole non dette. E silenzi che fanno rumore. Come stomachi inquieti. E sentire le farfalle. Ma non solo nella pancia. Nel ventre, nel cuore, nella gola, nella fronte, nella testa. E nelle mani. Sopratutto nelle mani. Aprirle, e farle volare. Per poi tornare a chiudersi come in un bozzolo, a generare altre farfalle...


Curandosi dalla mania di te...



2 commenti:

  1. Leggo, Parole meno spigolose, E vedo e le mani che prudono mi danno come un senso di emozione, di sangue impazzito come di elettrica inquietudine, magari mi sbaglio ma leggo questo tra le tue righe

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  2. le farfalle


    dicevano che sono anime che celebrano se stesse.


    quando stanno dentro significa che scorre la vita.


    Blessed be


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