martedì 6 giugno 2006

Fammi assaggiare ancora un pezzo di vita. Le tue labbra. Fammele assaggiare ancora...


-4. Ospedali. Operazioni. Puzza di disinfettanti. Di malattie. Di speranze. Di dolore. Di preghiere vane di fronte a statue sacre. Gente seduta ad aspettare. Gente seduta a sperare. Vecchi malandati che guardano il tempo passare. Come se il loro tempo non dovesse mai scadere. Come se non fossero ad un passo dalla tomba... E poi... Corse su un motorino smarmittato per le vie di Palermo. il vento in faccia. Quella sensazione di vita infinita. Di movimento. Di gioventù. Un pò come volare. Sensazioni che ti lasciano addosso sapori già assaggiati. Conosciuti. Vissuti. Che comunque finiranno. Che comunque il veloce moto terrestre cancellerà. Mia vita... Autobus. Sono fermamente convinta che ci passerò la vita sui pullman. Viaggiare. Moto continuo. Nuovi panorami. Le auto che ti sfrecciano veloci accanto e contare gli automobilisti che si scaccolano. Che guidano scazzati e tranquilli. Che seguono rassegnati la loro esistenza. E la gente che ti siede accanto. Tutti curiosi. Sempre lì a sbirciare sulla mia agenda. A frugare voraci tra le mie parole. A sconsacrarle. Come se gli appartenessero. Come se volessero rubarle. Ma sono solo parole... Adoro questa vita da zingara... Che ci posso fare? Sono una zingara. Sono una ragazza che viaggia da sola. Acconpagnata dalla mia musica, dai miei libri, e dalle mie parole tremolanti sputate su fogli rigati di rosa. E amo tutto questo... Forse un giorno smetterò di averne paura...


5 commenti:

  1. vita da zingara.. com comprendo questo tuo post... solo che io invece che gli autobus usavo le mie stesse gambe e correvo, correvo, correvo... e adesso mi trovo senza piu i polmoni adatti per correre, senza piu gambe agili per viaggiare veloce...


    sono qua che ti leggo adesso, dopo giorni in cui non passavo.. dopo giorni in cui ho sentito la mancanza di leggerti, di viverti attraverso le tue parole...


    ho ascoltato e letto e rileggo il tuo sfogo nel mio blog, e sono contenta di averlo trovato li, sono stata contenta tu abbia condiviso con me quelle cose...


    ho letto anche i tuoi post sotto a questo e ripeto che amo il tuo modo di scrivere, amo vedere che molto cose che scrivi sembrano la sintesi dei miei pensieri, delle mie emozioni e della mia vita...


    sorella mia, amica mia...

    le tue parole tra le mi lacrime hanno dato più luce al mi volto,

    sentirti vicina mi da forza...

    ti lascio un grazie sincero, ti lascio un bacio spontaneo e un abbraccio... un abbraccio per tutto ciò che mi dici, che fai, che dimostri di essere, che scrivi, che vivi, che mi confidi, che senti, che ricordi....


    non smettere di scrivere...

    e.. quando partirai spero che non dimenticherai ciò che ci accumuna e ciò che ci divide...

    sono con te, sono vicina a te...


    corri, viaggia, esplora, vivi, ricorda, senti, ascolta, scrivi....

    ti ascolto, ti osservo, ti leggo....



    RispondiElimina
  2. Bè che dire non siamo soli ne io ne tu e lo sappiamo e che brucino pure tutti quanti

    RispondiElimina
  3. Forse si smette di averne paura quando si capisce che il viaggio non è una cosa diversa dalla meta. Bel blog, cià.

    RispondiElimina
  4. Ciao ti lascio una piuma per il viaggio !1

    RispondiElimina
  5. una vita da zingara..... è una vita..... che importa come e con chi, quando si può dire di essere vivi....quanti possonon dire lo stesso?

    RispondiElimina