...Lavavo i piatti. Jeans sdrucuti, cannottiera nera. I capelli raccolti tutti spettinati. Il trucco sciolto e scomposto. Come sempre scalza. Come sempre la solita sigaretta fra le labbra. Stavamo parlando... Conversazioni inutili che si perdono nella stanza, che si attaccano sulle pareti e si lasciano scivolare come olio... Tu eri seduto su quel maledetto letto, con quella strana espressione in volto... Con quella proibita voglia addosso... Faccio finta di nulla... Intenzionata a non partecipare per nessun motivo... Peccatori... Colpevoli... Ti sei appropriato della mia vergogna. Hai preso da dietro ogni lacrima e l
lunedì 10 aprile 2006
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