sabato 14 ottobre 2006

Voce di donna asettica e fredda. Guardare la gente che passa. Ore e ore seduta con Jack Folla e quella voce che mi spacca i timpani. E ricominciare a scrivere. Scrivere della gente che mi passa davanti. Scrivere di mal di gola. Di puzza di umidità sul giubbotto. Di scopate che dovevano esserci. E di altre che non dovevano esserci. Di non avere un posto dove dormire stanotte. Dello zaino troppo pesante... Parole a vuoto. In una città sconosciuta. In una città non amata. Non voluta ma vissuta. Aspettando un treno che sembra non arrivare mai. E scrivere... Credendo di non saperlo più fare. Ritrovarsi a buttare giù parole a caso. Vagabonda. Zingara. Bohemienne. Come vuoi chiamarmi? Un cd e un libro nella borsa. Un quaderno e una penna. Uno zaino sulle spalle e via. Ancora una volta. E non riuscire a smettere. Non riuscire a fermarsi. Non riuscire a riposare...



"Perchè ti lamenti se viaggiare non ti serve? Ti perseguiteranno i medesimi motivi che ti hanno fatto fuggire.."



ferita nel cuore continuando a



"Vendersi e svendersi e poi dimenticare. Cosa dalta magia non ferirsi mai."


3 commenti:

  1. I tuoi Guai prima o poi si stancheranno di inseguirti !! il mio volerti bene è in me sono qui e sarò qui e anche se andrai via le mie braccia saranno larghe e pronte tvb

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  2. alta magia chiamata volontà... non sono scomparsa... non sono scomparsa....

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