lunedì 12 aprile 2010

Falene

Non c'è verso... Nonostante io voglia mettere radici, sono sempre in viaggio. Tutti i giorni per lavoro. Non che mi dispiaccia un granchè, non so quanto a lungo riuscirei a reggere un lavoro monotono e noioso e il vento in faccia mi è sempre piaciuto... Vedere posti nuovi, conoscere gente diversa e ripertermi in continuazione quanto sia disturbato il genere umano... Il mio diventare grande sembra avvicinarsi a velocità troppo elevata, con l'aumentare delle eventuali responsabilità. Non mi dispiace neanche questo se non ci penso troppo. Solo che ogni tanto, nel mio non pensare,nel mio fare le cose perchè devo, dimentico di ascoltare il mondo, di cogliere gli eventuali segnali. Che poi arrivano, prepotentemente, mentre guido per tornare a casa, in una giornata di pioggia scrosciante, spuntandomi dal nulla come a dire: "Non puoi scappare, non puoi non sentire, io sono qui!"
Una collega che recita una nenia a me fin troppo conosciuta, per augurarsi il buono auspicio, e io che sorrido, sapendo che lo è. Sapendo che c'è ed è qui per riportarmi all'attenti, per farmi vedere chiaramente che le cose stanno andando bene. E me ne compiaccio. Poi mi volto, e torno alla realtà, dopo aver ringraziato...
 

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