venerdì 8 dicembre 2006

Bisbetica Indomata...



Come cullata da note damascate. Stretta in lana pungente. Attendo. Respiro elio per sentirmi più leggera. E sorridere. Perchè mi va. Perchè sto bene. Perchè lui mi riscalda le mani. E parla. Parla. Parla. E siamo uguali. Io più cinica. Io più cattiva. Io più triste. Ma siamo uguali. E mi cullerò di queste attenzioni. Fino a che non ne sarò satura. Fino a che il vento mi porti di nuovo lontano. In altri cieli. In altri mari. In altri mondi. Su autobus. Treni. Aerei. Navi. O auto, chi può dirlo... E. Voglio. Stare. Bene. Ridere di nulla. Imbarazzarmi. E. Arrossire. Sentirmi infantile. Sentirmi liquefatta. Un tuttuno con la terra.



Shhh...



Non rovinare la sacralità di ogni gesto...


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