giovedì 10 giugno 2010

Strada in salita vol 2

Ci sono persone che non hanno tutto spianato. Non vivono in belle case, con famiglie da mulino bianco, con un futuro già programmato. Non ci sono principi azzurri, nè facoltose università, nessuna vita agiata, nè lavori pronti. Nè carriera, nè successo, nè vacanze una settimana l'anno. Niente di tutto questo.
Magari hanno anche subito violenze, lottato per sopravvivere e per arrivare a fine mese. Hanno vestiti di seconda mano, scarpe della peggior marca e una strada che è solo in salita.
Eppure un destino segnato.
Quello di finire come le loro madri, a inseguire sogni che non sono loro, a infilarsi in un incubo per sfuggirne ad un altro. Non deludono nessuno, non vanno mai fuori strada, non rischiano, non possono, ma sopravvivono.
Finiscono sposate ad uomini che non le apprezzano, se hanno fortuna trovano lavoro e non è mai troppo diverso dal pulire i cessi a gente che ha avuto la strada in discesa e piena di segnali stradali. Parlano di niente, si circondano di niente, fanno figli come conigli e faticano per arrivare a fine mese. E s'imbottiscono di valium o quant'altro per tenere a bada l'ansia e gli attacchi di panico.
E nonostante tutto hanno la forza di mentire a se stesse.
Hanno la forza di dirti che nonostante tutto sono felici. Hanno realizzato qualche sogno. Che rifarebbero tutto daccapo.


A volte mi chiedo quale sia stata la molla che è scattata per non finire così... Perchè si, sarebbe stato questo il mio destino se un giorno non mi fossi accorta che ragiono, sono viva, e sopratutto che posso scegliere.
Posso intrecciare i fili a mio piacimento, e scrivere da sola la mia storia.
Non ho mai voluto essere mediocre.
Anche per questo mi sono sempre rifiutata di credere che sia già tutto scritto, tutto programmato. E ho dimostrato che non è così. A me stessa e tanto basta.
Continuo a non essere nessuno. E mi sta bene. Ma nel bene e nel male io so che è stata per mia volontà.
E anche se tutto questo dovesse risultare un fallimento, sarà un bellissimo fallire.
Io continuo a scrivere la mia storia.
Continuo a bighellonare sulla strada, a fermarmi a raccogliere fiori, stendermi sull'erba a guardare che forma hanno le nuvole. Saltello, corro e rallento, mi fermo a togliere i sassolini nelle scarpe. A volte cado e mi sbuccio le ginocchia ma il tempo guarisce ogni ferita e la mia strada anche se in salita, in discesa, a zig zag e piena di crocicchi non mi ha ancora deluso.
E rido al pensiero che di non avere catene.
Io sto scrivendo la mia storia...
Sono libera.
 

3 commenti:

  1.  ogni volta i tuoi post sono un capolavoro e temo di rovinarli con qualche commento senza senso o fuoriluogo come questo forse. Perciò spesso leggo in silenzio , ma apprezzo ogni singola sillaba di ciò che scrivi.

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  2. un post davvero bellissimo! sono felice per te, è bello sapere che c'è qualcuno che apprezza la libertà che ha conquistato con tanta fatica. ci sono persone che quella libertà ce l'hanno sempre avuta, o avrebbero avuto la possibilità di averla, ma non la vogliono....mi piacerebbe seguirti se per te non è un problema ^^

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  3. Tu, come fai a scrivere in questo modo? cioè, si vede proprio che tu scrivi col cuore, quelle non sono solo parole, non è solo la tua vita o i tuoi pensieri. E' emozionante leggerti, e te lo dico io che scrivo. Hai la capacità di toccare corde in maniera delicata, ma hai il dono poi di farle suonare quelle corde. Ed escono melodie. Di quelle che segnano. Di quelle che entrano in testa e nell'anima.

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