lunedì 13 dicembre 2010

Viaggio

Il mio viaggio è iniziato da qui. Sono partita con la speranza nel cuore e una piccola valigia di poche esperienze e molti sogni. Ho camminato su parecchie strade e attraversato parecchi ponti. In alcuni crocevia mi son fermata a riposare e a riflettere, nell'attesa di trovare quello che stavo cercando, anche se non sapevo cosa fosse. Ho avuto discese folli che ho affrontato correndo a braccia aperte e inevitabilmente sono svivolata in fretta schiantandomi al suolo, in altre ho scarpinato pian pianino. E il peso della mia piccola valigia aumentava di volta in volta, con meno sogni ma molte più esperienze. Le salite mi sfiancavano, se correvo arrivavo a metà col fiatone e mi fermavo; se camminavo pian piano ce la facevo ma con troppi sacrifici. Sempre trascinandomi la mia valigia...
Sono caduta molte volte, ho sbucciato le ginocchia, ho ridotto il mio cuore a striscioline sottili sottili e cercato di ricomporlo come meglio potevo, ma certe ferite non si rimarginano mai e a volte basta molto poco per farle ritornare a sanguinare.
Il mio viaggio è finito qui, da dove son partita. Tutto, nel bene o nel male, mi ha riportato alla partenza. Adesso ho una grossa valigia dove le mie esperienze sono inversamente proporzionale ai miei sogni. Non sono triste perchè son tornata qui, perchè il mio viaggio non è stato all'indietro, è stato circolare. Ho fatto il giro e son tornata perchè quello da cui scappi ti segue sempre e perchè in fondo è proprio qui quello che sto cercando. Ma dopotutto, non mi è mai importato molto della destinazione o dell'arrivo, mi son goduta il viaggio, nonostante le salite, il sole a picco di mezzogiorno, le scarpinate sul truciolato. Nonostante le cicatrici. Nonostante il mio scappare da me stessa...
 

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