Sono fissata con i contorni delle cose, quei piccoli limiti che li delimitano, mi perdo nei dettagli con doviziosa minuzia. Li ripercorro trattenendo il respiro. Portandomi dietro l'ansia degli errori e dei difetti. 
Poi li faccio a pezzi. Li sbriciolo così, come un attimo prima, ne conservavo la perfezione. Li riduco a brandelli dentro e fuori. Detesto gli spigoli e ne arrotondo le forme. Portando con me morbidi rilievi. 
Non vedo più l'insieme, ma solo dettagli, una massa informe di contorni distrutti, e dimentico da cosa sono partita. 
E' la mia vita. 
Nell'insieme un inutile massa di contorni accartacciati, dove non si riesce più a capire cosa delimitavano. Senza più limiti. Senza più spigoli. 
E ora che ho perso la sua forma originaria, dalla massa di caotica di argilla morbida e rotonda posso delimitare nuovi contorni, angolazioni, forme. Portandomi dietro l'ansia degli errori e dei difetti.
E, mentre tu cercherai di dare un senso a tutto ciò, io avrò già reimpastato tutto, consapevolmente felice di aver ricordato come si fa a lasciar andare. 
 
martedì 24 maggio 2011
Contorni
Iscriviti a:
Commenti (Atom)
